Un 33enne nel cuore della notte ha preso a calci l’ingresso dell’appartamento della donna che lo aveva lasciato dopo sei mesi perché lui la controllava e prendeva a schiaffi
Alla centrale operativa è arrivata una chiamata d’emergenza da parte di un esercente di un bar del centro. L’uomo segnalava che una persona dopo aver forzato il portone d’ingresso di una palazzina si era introdotto all’interno del condominio. La pattuglia del radiomobile intervenuta sul posto si è accorta di una donna che chiedeva aiuto da una finestra. I carabinieri hanno trovato il 33enne, già noto alle forze dell’ordine, che urlava e prendeva a calci la porta di casa della donna.
Dopo aver riportato la calma i carabinieri hanno fatto aprire la porta dell’abitazione dalla donna; il 33enne però ha ripreso a inveire contro la ex tentando di colpirla. Lo straniero è stato così ammanettato e mentre i carabinieri lo facevano scendere dalle scale ha tentato di fuggire, spintonando i militari. Il tutto davanti agli occhi dei due figli di pochi anni della donna.
La donna ha poi raccontato ai militari che la relazione era iniziata sei mesi prima ma negli ultimi tempi l’uomo aveva iniziato ad avere un atteggiamento aggressivo: la rimproverava e sempre più spesso la schiaffeggiava. Inoltre la controllava sul lavoro e le monitorava il cellulare per capire con chi avesse conversazioni telefoniche e con chi si scambiasse messaggi.
L’uomo è stato arrestato per atti persecutori, violazione di domicilio, resistenza a pubblico ufficiale e nella notte è stato portato in carcere. Il Gip ha poi comminato nei suoi confronti la misura del divieto di avvicinamento.