Individuato attraverso le immagini di videosorveglianza: nella perquisizione dell’appartamento è stato ritrovato l’abbigliamento simile a quello che indossa l’autore del gesto nei filmati. In casa anche droga e altri due extracomunitari senza documenti validi
Il gesto vandalico – che causò solo danni lievi al portone – è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza presenti nella zona ed è da qui che il personale dell’ufficio polizia giudiziaria del comando di polizia locale di Ravenna è partito per poter dare un nome al responsabile. A seguito del materiale raccolto e sottoposto al vaglio della procura della Repubblica, è stato emesso un decreto di perquisizione finalizzato a trovare capi di abbigliamento che potessero portare a un riscontro alle tesi accusatorie. Questa mattina, 28 febbraio, otto agenti si sono presentati nell’abitazione dell’indagato per la perquisizione. Le ricerche all’interno del piccolo appartamento hanno dato esito positivo, è stato infatti rinvenuto il materiale ricercato, successivamente posto sotto sequestro.
Durante la perquisizione sono stati riscontrati elementi tali da far ritenere che potessero essere detenute anche sostanze stupefacenti. Nell’appartamento è intervenuto il cane “Zico”, l’unità cinofila della polizia locale di Riccione che è riuscito a ritrovare sostanza stupefacente occultata tra i molti effetti personali e un bilancino di precisione.
Nell’alloggio, oltre all’indagato, erano presenti altri cinque extracomunitari, due dei quali non in regola. A questi ultimi è stato notificato il rigetto della loro richiesta di rilascio/rinnovo del permesso di soggiorno ed entro quindici giorni dovranno lasciare il Paese.
«I miei complimenti al comandante Andrea Giacomini, agli agenti e alle agenti della Polizia Locale, nonché alla Procura della Repubblica di Ravenna – ha commentato il sindaco Michele de Pascale – per l’impegno e la professionalità con i quali sono riusciti a individuare la persona che poco più di un mese fa ha colpito con una bottiglia di vetro la porta della tomba di Dante.
Lo avevo detto subito dopo il fatto: il danno, fortunatamente, è stato risolvibile con un piccolo intervento di restauro, ma non avevamo la minima intenzione di sottovalutare un gesto che simbolicamente ha colpito il cuore della nostra comunità».