mercoledì
03 Settembre 2025
Camerlona

Pulita la svastica sul sacrario della brigata antifascista, il caso in Parlamento

Una deputata di Fratelli d'Italia invita la politica a non restare indifferente di fronte a gesti inaccettabili

Condividi

87051619 2350843875015303 7084448761186877440 NÈ stata ripulita la lapide del gruppo di combattimento “Cremona” a Camerlona, imbrattata da una svastica fatta con vernice nera. Nel sacrario militare sono custodite le spoglie di quanti caddero a fianco dei partigiani e degli Alleati nei combattimenti contro il nazifascismo per liberato Alfonsine e i paesi sulla via Reale.

L’atto vandalico ha suscitato la reazione di Ylenja Lucaselli, parlamentare di Fratelli d’Italia: «È l’ennesimo campanello d’allarme, che giunge in coda a tanti, troppi episodi simili in varie parti d’Italia. La politica non può rimanere indifferente di fronte ai gesti inaccettabili di chi tenta di riportare all’attualità simboli e gestualità condannati dalla storia. Il valore della libertà non è mai scontato, così come troppe forme d’odio hanno la tendenza a riaffiorare ed è dovere democratico contrastarle».

«I “cremonini” furono valorosi combattenti a partire dalla metà del 1944 – scrive l’Assocazione nazionale partigiani (Anpi) –, dando così orgoglio alle rinate forze armate italiane. Ci troviamo ancora una volta a denunciare un ignobile gesto che indigna la nostra storia e la nostra gente; e che non fermerà la democrazia conquistata dalle forze tutte della Resistenza».

Riccardo Rosetti, vicepresidente della Consulta provinciale antifascista di Ravenna, interviene sull’episodio: «Indignazione, sdegno e riprovazione sono i sentimenti che ci colgono alla notizia dell’ennesima deturpazione vandalica di matrice apologetica perpetrata da ignoti, questa volta contro la lapide della brigata Cremona a Camerlona. Quella svastiche, così come le croci celtiche, sono simboli che rappresentano il male in una forma che mai l’uomo era riuscito a produrre con tale scientificità, diffusione e crudeltà cinica: il “male assoluto” come fu definito, ma che oggi potrebbe riaffacciarsi se non si mettono freni».

Condividi
CASA PREMIUM

Spazio agli architetti

Le sette porte storiche di Ravenna come “accessi turistici privilegiati”

Lo studio Denara tra i vincitrici di un concorso internazionale promosso dalla Uia

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi