Cresce la diffusione del coronavirus in Emilia Romagna, ora a quota 1010 ammalati. Nel ravennate sono 10
Si conferma anche oggi che si tratta in maggioranza di persone che presentano un quadro clinico non grave, con sintomi modesti o addirittura assenti. 409 sono infatti i pazienti che non necessitano di cure ospedaliere e quindi sono a casa, dove rispettano l’isolamento previsto; 64 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (12 in più rispetto a ieri).
Aumentano, passando da 17 a 25, il numero delle guarigioni, 24 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e una dichiarata guarita a tutti gli effetti perché risultata negativa in due test consecutivi.
Purtroppo, però, sale anche il numero dei decessi, passati da 37 a 48. Di questi, sei sono cittadini lombardi.
Degli 11 nuovi decessi, 6 riguardano il piacentino: si tratta di 4 uomini, rispettivamente due di 72 anni, uno di 74 e uno di 99 anni e 2 donne di 85 e 93 anni; 3 del parmense, due uomini di 73 e 78 anni e una donna di 88 anni; un uomo del modenese di 85 anni e un uomo del riminese di 89 anni.
La grande maggioranza delle persone decedute aveva patologie pregresse, a volte plurime; per tre decessi sono invece ancora in corso gli approfondimenti epidemiologici.
In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che si riferiscono sempre non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 479 Piacenza (53 in più rispetto a ieri), 229 Parma (49 in più), 104 Rimini (11 in più), 82 Modena (9 in più), 48 Reggio Emilia (4 in più), 49 Bologna (8 in più rispetto a ieri, di cui 20 nell’imolese 3 in più rispetto a ieri e riconducibili al cluster di Medicina), 7 Forlì-Cesena (3 in più rispetto a ieri), 10 Ravenna (2 in più rispetto a ieri), 2 a Ferrara (1 in più rispetto a ieri).
I due nuovi casi positivi di Ravenna riguardano pazienti già ricoverati per patologie pregresse al Maria Cecilia Hospital di Cotignola. «Gli ammalati sono seguiti dal Dipartimento di igiene pubblica dell’Ausl Romagna – si legge in una nota stampa delle provincia – mentre si sta svolgendo l’indagine epidemiologica, anche sulla scorta delle informazioni assunte dalla Direzione della struttura sanitaria di Cotignola, individuando tutte le persone che hanno avuto contatti stretti con i pazienti, e per le quali sono stati presi i provvedimenti dovuti a loro tutela e al fine del contenimento della diffusione della malattia. Allo stesso tempo l’Ausl è in stretto contatto con la Direzione della clinica anche per condividere eventuali misure preventive interne alla struttura stessa».