L’anziano era stato trasferito tre settimane prima dal nosocomio di Parma con un quadro clinico compromesso da varie patologie e una diagnosi di ischemia critica dell’arto inferiore sinistro
La positività alla Covid-19 era stata accertata dieci giorni prima, il 7 marzo. Pur presentando condizioni critiche, il paziente non ha mai necessitato di essere trasferito nel reparto di terapia intensiva. All’esordio della sintomatologia sospetta, l’uomo era stato spostato in area separata dagli altri degenti, e poi isolato per la sicurezza degli altri reparti.
Il 92enne era arrivato a Cotignola dall’ospedale di Parma il 26 febbraio «con diagnosi di ischemia critica dell’arto inferiore sinistro – spiega una nota del Maria Cecilia Hospital – per un trattamento cosiddetto salvavita, quindi immediatamente sottoposto alla procedura di Pta periferica, angioplastica delle arterie degli arti inferiori».
La direzione della clinica rende noto anche che nella giornata odierna, 18 marzo, è pervenuto l’esito di un tampone effettuato su un altro degente e su un operatore, risultati entrambi positivi. «Sulla base della sintomatologia sospetta, erano state già attivate le procedure di isolamento per il degente e di quarantena domiciliare per l’operatore dal 10 marzo». Salgono quindi a 15 i casi di positività complessivamente nella struttura di Cotignola (11 pazienti e quattro operatori).