Antonello Ieffi in custodia cautelare per turbativa d’asta per una gara 16 milioni di euro: nel 2018 chiese 50mila euro per fare avere una concessione turistica a un’azienda. In municipio nessuno lo conosceva e partì la querela
Il 42enne Antonello Ieffi, questo il nome dell’indagato, due anni fa contattò di sua iniziativa una società di Roma che aveva fatto ricorso al Tar per opporsi al provvedimento del Comune che faceva decadere la concessione per una struttura ricettiva sulla spiaggia cervese. Ai romani, i quali nella denuncia affermano di non aver mai avuto contatti in precedenza, Ieffi disse che quella concessione interessava a un congiunto del sindaco e quindi per poterla avere a loro vantaggio si sarebbe potuto ungere qualche dipendente di sua conoscenza in municipio. Il Comune smentisce tutta la versione fornita da Ieffi.
Il traffico di influenze illecite (art. 346 bis Cp) è stato introdotto nel 2012 con la legge Severino per la lotta contro la corruzione: è commesso da chi, sfruttando la relazione con un pubblico ufficiale, si fa dare denaro o vantaggi patrimoniali da un privato per sé o da girare all’ufficiale per fare pressione sul funzionario amministrativo e favorire gli interessi del privato. Nella recente cronaca nazionale ha avuto particolare rilevanza quando ne è stato accusato Tiziano Renzi, padre dell’ex premier.