Omicidio alla cava: prove insufficienti, archiviata l’inchiesta su “Igor il russo”

Una guardia giurata ammazzata nel 2015 durante un turno di lavoro

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Il cancello della cava di Savio dove è stato ucciso il metronotte Salvatore Chianese nel 2015. Stava aprendo per un giro di perlustrazione

Molti indizi raccolti ma non sufficienti per reggere in aula. La procura di Ravenna ha chiesto e ottenuto dal gip l’archiviazione dell’inchiesta a carico di Norbert Feher, il 39enne croato più noto come “Igor il russo”, per l’omicidio avvenuto a Savio nel 2015 quando il metronotte Salvatore Chianese fu ammazzato da una fucilata durante un passaggio di controllo alla cava Manzona. L’esito dell’indagine è riportato da Il Resto del Carlino in edicola il 18 giugno.

Così come si legge sulle pagine del quotidiano, gli inquirenti hanno accertato che l’indagato era passato da aree adiacenti a quella dell’omicidio (tramite i tabulati telefonici) ma non è stato possibile accertare che lo avesse fatto proprio il giorno del delitto.

L’archiviazione arrivata a distanza di cinque anni non elimina l’ipotesi che, di fronte all’emergere di nuovi elementi, si possa riaprire il fascicolo per attribuire al croato anche quel delitto.

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