All’uscita di un negozio di abbigliamento nel centro commerciale Esp di Ravenna l’hanno trovata con nove capi nel carrello per un valore di 50 euro senza che li avesse pagati e si è difesa dicendo che qualcuno li aveva messi lì a sua insaputa. Una sorta di giustificazione ispirata alla celebre scena del film “Il mostro” di Roberto Benigni che però non è bastata perché una 35enne italiana evitasse una denuncia per furto dalla polizia. È successo il 21 luglio.
La volante della questura è intervenuta per la segnalazione del titolare dell’attività commerciale. Poco prima l’uomo aveva fermato per un controllo la donna che aveva oltrepassato le barriere antitaccheggio poste all’uscita del negozio senza che queste si allarmassero ma nello scontrino non c’era traccia di nove pezzi di abbigliamento che invece erano nel carrello, tutti sprovvisti di placca antitaccheggio poiché ciascun capo aveva un valore inferiore ai dieci euro.