L’Università: «Importante reintroduzione di esemplari estinti da oltre 50 anni»
«Siamo felici di consolidare il rapporto con il comune di Ravenna – dice Oliviero Mordenti, ricercatore dell’Università di Bologna – nonostante il periodo difficile. La zona del Delta è un’area che molto si adatta alla vita di questi animali. In particolare, gli storioni liberati oggi (300 esemplari di 4 mesi di età e 4 esemplari di 3 anni di età, ndr) sono nati nel Parco Lombardo del Ticino e poi allevati e cresciuti in parte nelle vasche del Centro universitario di Cesenatico e in parte nell’Acquario di Cattolica. Si tratta di un’importante azione di reintroduzione in natura di questo esemplare che ormai è estinto da oltre 50 anni. Per quanto riguarda le giovani anguille (250 animali, ndr), che avrebbero avuto una destinazione commerciale, prima di essere liberate sono state riportate nelle vasche dell’Università ad una alimentazione naturale ed adattate alla vita esterna. Mi auguro che anche per i prossimi anni ci sia nuovamente questa location per la liberazione e che aumentino i posti in Romagna per la ‘semina’ di queste specie ittiche veramente speciali».
La storia della specie
Una volta molti corsi fluviali erano ricchi di storioni che “risalivano” dal mare per la riproduzione. Purtroppo nel corso degli ultimi 50 anni per lo storione a causa dell’inquinamento, della pesca indiscriminata e delle modifiche e sbarramenti dei corsi dei fiumi che ne impediscono la migrazione riproduttiva, le popolazioni hanno vissuto un declino inesorabile.
Lo storione cobice ha uno scheletro in prevalenza cartilagineo, scudi ossei lungo il corpo al posto delle squame, coda eterocerca come quella degli squali e quattro barbigli vicino alla bocca che è rivolta verso il basso. È una specie “anadroma” che vive in mare in prossimità degli estuari e migra risalendo i fiumi per riprodursi. Gli adulti dello storione possono raggiungere due metri di lunghezza e 80 kg di peso; raggiungono la maturità sessuale tra i 5 e i 16 anni (20 e 30 Kg di peso) e, mentre i maschi si possono riprodurre ogni anno, le femmine hanno intervalli di riproduzione di 2 o 3 anni producendo anche oltre un milione di uova. Di indole placida si nutrono di crostacei ed insetti e da adulti anche di piccoli pesci che riescono a catturare anche nelle acque limacciose dei fiumi.