L’ipotesi di reato è omicidio pluriaggravato in concorso con ignoti. L’amica della figlia è l’unica testimone e ha parlato di un uomo molto alto, ben piazzato, con spalle grosse e vestito di scuro
Intanto gli inquirenti hanno elaborato un parziale identikit del killer sulla base delle informazioni rese da un’amica della figlia della vittima, l’unica persona in casa al momento dell’omicidio. Secondo Resto del Carlino e Corriere Romagna in edicola oggi, con gli investigatori la giovane ha parlato di un uomo molto alto, ben piazzato, con spalle grosse e vestito di scuro. La ragazza aveva passato la notte ospite nell’abitazione ed era ancora lì alle 6 del mattino quando la figlia era uscita per salire in auto con il padre e raggiungere Milano. Sentendo trambusto in casa e temendo l’intrusione di un estraneo, magari un ladro, la giovane si è chiusa in camera: dalla porta ha visto un uomo di spalle giù per le scale.
La giovane testimone avrebbe prima sentito queste parole dalla vittima: “Chi sei? Cosa vuoi?”, seguite dalle sue grida. Le stesse grida udite anche da alcuni vicini: una ha chiamato il 112, un altro è andato a suonare al campanello senza ottenere risposta.