Indagine della guardia di finanza su una ditta gestita da una 45enne che non ha mai presentato dichiarazioni dei redditi: 33 lavoratori irregolari, molti minorenni, inviati in 91 strutture ricettive tra alberghi e bagni. In tre anni ricavi per 200mila euro
Partendo dal reclutamento dei giovani principalmente attraverso annunci di lavoro sui social network, la donna approfittava della loro inesperienza e stipulava contratti di lavoro simulati, senza poi provvedere alla loro regolarizzazione con gli enti previdenziali. Successivamente l’imprenditrice andava a promuovere i propri servizi nelle strutture turistiche arrivando anche a fornire, durante le feste natalizie, propri figuranti mascherati da elfi e da Babbo Natale ad una pro loco di un’importante cittadina turistica rivierasca, anche questi completamente in nero.
Le indagini dei finanzieri della Tenenza di Cervia hanno preso le mosse da un controllo effettuato durante la stagione estiva in un stabilimento balneare della stessa località. L’animatrice di un gruppo di bambini, una ragazza appena maggiorenne, dichiarava ai militari di svolgere l’attività su incarico e alle dipendenze di una società. I conseguenti approfondimenti permettevano di rilevare la mancata comunicazione obbligatoria da parte del datore di lavoro relativa all’assunzione della dipendente controllata.