Baby parking al mare con animatori in nero: azienda rischia sanzione da 300mila euro

Indagine della guardia di finanza su una ditta gestita da una 45enne che non ha mai presentato dichiarazioni dei redditi: 33 lavoratori irregolari, molti minorenni, inviati in 91 strutture ricettive tra alberghi e bagni. In tre anni ricavi per 200mila euro

Offerta Ponte 2 Giugno Hotel Rimini Bambino Gratis Mezza Pensione Vacanze Last MinuteImpiegava lavoratori in nero, in molti casi minorenni, come animatori per organizzare eventi di intrattenimento per bambini in alberghi e stabilimenti balneari della riviera romagnola durante l’estate, il cosiddetto “baby parking”. È lo scenario ipotizzato dalla guardia di finanza in una indagine su un’azienda di Cervia riconducibile a una 45enne di Cesenatico. In totale i lavoratori irregolari sarebbero 33, alcuni nemmeno retribuiti per intero, e 91 le strutture ricettive dove sono stati inviati dall’impresa cervese che non ha mai presentato una dichiarazione dei redditi (le Fiamme Gialle stimano almeno 200mila euro di ricavi nel triennio 2015-2018). L’azienda ora rischia una sanzione fino a 300mila euro per le violazioni commesse in qualità di datore di lavoro, mentre l’Agenzia delle entrate provvederà all’accertamento di ricavi non dichiarati.

Partendo dal reclutamento dei giovani principalmente attraverso annunci di lavoro sui social network, la donna approfittava della loro inesperienza e stipulava contratti di lavoro simulati, senza poi provvedere alla loro regolarizzazione con gli enti previdenziali. Successivamente l’imprenditrice andava a promuovere i propri servizi nelle strutture turistiche arrivando anche a fornire, durante le feste natalizie, propri figuranti mascherati da elfi e da Babbo Natale ad una pro loco di un’importante cittadina turistica rivierasca, anche questi completamente in nero.

Guardia Di FinanzaDurante l’accertamento delle presunte irregolarità, i finanzieri della Tenenza di Cervia hanno dovuto anche fare i conti con la mancanza totale di qualsiasi documentazione contabile e fiscale. Per ricostruire, almeno parzialmente, il volume d’affari della ditta e individuare i dipendenti irregolarmente impiegati si è ricorsi anche al setaccio delle chat di gruppo su Whatsapp, utilizzate per comunicare i turni di servizio e i luoghi di impiego.

Le indagini dei finanzieri della Tenenza di Cervia hanno preso le mosse da un controllo effettuato durante la stagione estiva in un stabilimento balneare della stessa località. L’animatrice di un gruppo di bambini, una ragazza appena maggiorenne, dichiarava ai militari di svolgere l’attività su incarico e alle dipendenze di una società. I conseguenti approfondimenti permettevano di rilevare la mancata comunicazione obbligatoria da parte del datore di lavoro relativa all’assunzione della dipendente controllata.

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