Stop all’alcol a Milano Marittima. Il sindaco ai locali: «Selezionate i clienti»

Entra in vigore l’ordinanza che impone il consumo solo nei pubblici esercizi, vietato anche il trasporto

Rissa Milano MarittimaDa oggi (11 giugno) in tutto il territorio comunale di Cervia entra in vigore (fino al 15 ottobre) una nuova ordinanza (simile a quella dello scorso anno e che si va ad aggiungere a quella che impone solo musica di sottofondo) che vieta il consumo di bevande alcoliche nei luoghi pubblici o aperti al pubblico – fatta eccezione ovviamente per i locali di pubblici esercizi e attività commerciali e artigianali. Allo stesso modo, ma solo dalle 21 alle 6, è vietata la vendita per asporto di alcolici ed è vietato anche trasportarne, anche in borsoni o altri contenitori, che potranno essere controllati dalle forze dell’ordine. Sono previste multe da 25 a 500 euro mentre i locali che trasgrediscono possono andare incontro anche alla chiusura temporanea.

«In queste settimane – dichiara il sindaco Massimo Medri, facendo riferimento alle risse degli ultimi weekend tra giovani a Milano Marittima – abbiamo assistito a un fenomeno nuovo e preoccupante. Il fenomeno è talmente vasto che richiede uno sforzo di tutta la città, per contenere le trasgressioni ormai diffuse non solo da noi, ma in tutte le località della costa e, più in generale, in tutta Italia».

Come Amministrazione Comunale, per il centro di Milano Marittima, «abbiamo attivato un sistema di controllo del territorio, grazie all’impegno straordinario delle Forze di Polizia Locale e dello Stato, avvalendoci anche di 14 Street tutor e di un posto presidio di prossimità della Polizia Locale. Sono stati fatti interventi nei confronti di locali e avventori con sanzioni che prevederanno anche pene accessorie».

«Adotteremo nuove misure – continua Medri -: nei prossimi fine settimana verranno attivati controlli alla Stazione ferroviaria e alle fermate degli autobus e aumenteremo i controlli ai varchi della zona centrale di Milano Marittima, con l’aiuto della Protezione Civile e degli ex carabinieri volontari in pensione. Stiamo facendo un ulteriore sforzo, secondo le competenze che sono al Sindaco e alla Amministrazione Comunale, chiediamo però un impegno anche agli esercenti interessati. I locali devono mettere al bando qualsiasi forma di intrattenimento che inciti e favorisca comportamenti fuori dalle regole e il loro accesso deve essere controllato da personale specializzato. Ovunque la musica deve essere d’ambiente, così come disciplinato dall’ordinanza sindacale in corso di validità, occorre selezionare il pubblico di avventori e denunciare gli abusi, non servire alcool ovviamente ai minorenni, ma anche a chi ne ha già abusato».

Il sindaco rivolge poi un appello direttamente ai ragazzi: «Ci si può divertire in modo più sano, senza distruggere ciò che è nostro e le nostre belle città. La violenza non è mai la soluzione e non può essere un divertimento».

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