Un colpo è partito verso il pavimento. Il marito prima aveva anche tentato di strangolarla
L’uomo è poi uscito di casa per sbarazzarsi dell’arma – da cui è partito un secondo colpo – poi però consegnata, una volta messo alle strette, ai carabinieri.
I fatti – raccontati dai quotidiani in edicola oggi, 22 giugno – sono avvenuti la scorsa settimana e l’uomo si trova in carcere da sabato. Si è difeso parlando di un colpo – quello in casa – partito accidentalmente, a causa della spinta della cognata.
L’uomo però deve rispondere anche di tentato omicidio per aver tentato poco prima di strangolare la moglie, da lui svegliata dopo essere tornato da una serata trascorsa a bere con gli amici. A fare infuriare l’uomo – da quanto ricostruito nella denuncia dalla vittima – una chat sul cellulare della moglie con il suo datore di lavoro, a cui aveva chiesto aiuto proprio per difendersi dalle violenze del marito, che andrebbero avanti da tempo. Prima di imbracciare il fucile, l’uomo avrebbe anche tirato una sedia contro la moglie e colpito la cognata al volto, provocandole la rottura di un timpano.
I carabinieri, in un capannone di proprietà dell’uomo, hanno anche trovato cocaina e marijuana, con bilancini di precisione e l’occorrente per il confezionamento della droga.
Rinvenute dai militari, e sequestrate, anche una carabina ad aria compressa e una pistola, oltre alle cartucce.