L’algoritmo del social network ha valutato come materiale pornografico una foto di Paolo Roversi usata per la promozione della mostra chiusa il 6 giugno. Al museo cresce il fastidio: «Numerose segnalazioni ignorate e intanto non possiamo promuovere l’attività culturale»
Il caso era già stato reso noto: per promuovere la mostra del celebre fotografo di moda, visitabile fino al 6 giugno scorso, il Mar aveva utilizzato un’immagine di nudo femminile come tante di quelle realizzate da Roversi in carriera.
Vicende simili sono già capitate ad altre importanti istituzioni culturali con artisti di fama riconosciuta, come Marina Abramović, le cui opere sono state oscurate da Facebook in occasione della grande mostra a lei dedicata a Palazzo Strozzi.
«Per ora non possiamo far altro che restare in attesa – concludono dal Mar –, sperando che il sistema meccanico che ha deciso di oscurare il nostro profilo si decida di riaprirlo in fretta, riconoscendo la libertà dell’arte e quella di poterla divulgare».