Insulti ai comunisti, Prc: «Sarà stato un uomo, le donne sono più intelligenti»

Una scritta a vernice rossa è apparsa sulla parete della casa del popolo: «Sono i soliti fascisti anche se usano simboli che non appartengono a loro»

Scritta1Nella notte fra il 3 il 4 luglio la parete esterna del casa del popolo di Russi intitolata a Antonio Gramsci, sede del circolo di Rifondazione Comunista, è stata imbrattata con un insulto: una scritta con vernice spray rossa e un simbolo dei movimenti anarchici.

La segreteria del circolo rende nota la circostanza con un comunicato alla stampa, dai toni infastiditi ma senza perdere la voglia di usare il sarcasmo come arma: «A questo cialtrone, che ha deciso di dare lavoro a qualche compagno imbianchino, vogliamo dire che è inutile che si nasconda dietro simboli non suoi, perché il suo modo di fare è sempre quello manifestamente fascista di chi si aggira di notte, mentre le persone che lavorano si riposano, per esporre il suo pensiero sui muri, visto che sulla carta proprio non gli riesce. Fascisti erano quelli che assaltavano sedi sindacali e case del popolo e scrivevano sulle vetrine dei commercianti ebraici, fascista è questo gaglioffo che usa la vernice per affermare il suo essere al mondo».

Casa Del PopoloIl circolo è convinto che sia opera di un singolo e uomo: «Non possiamo credere che per scrivere una tale idiozia ci sia voluto più di un manigoldo ma soprattutto perché abbiamo troppa stima nell’intelligenza e nelle capacità delle donne».

Il candidato sindaco di Ravenna della lista “Comunisti Uniti”, Alessandro Bongarzone, esprime la sua solidarietà al circolo: «Si torna al fascismo dei primi tempi quello che s’impossessava di simboli e luoghi del proletariato per rendere irriconoscibile e mimetizzare il messaggio di odio che produceva. Hanno fallito allora, non ce la faranno oggi».

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