Controlli nei locali della movida di Milano Marittima: in 18 lavoravano in nero

Un addetto alla sicurezza “arrotondava” con il reddito di cittadinanza. Chiuso un ristorante con alimenti scaduti in cucina

Alcohol Alcoholic Bar Beverage 545058Oltre 40 finanzieri impegnati (con sei ispettori dell’Ausl) nelle ultime settimane di giugno nei locali pubblici (otto in particolare) più noti nella zona della movida di Milano Marittima. Oltre cento i dipendenti controllati, di cui 18 sono risultati completamente in “nero”, 15 di questi al lavoro in uno solo degli otto locali controllati. Altri 21 sono risultati impiegati in modo irregolare, per aver svolto molte più ore di quanto contabilizzato.

I finanzieri hanno anche scoperto un addetto alla sicurezza, di origine albanese, che lavorava in nero, arrotondando le proprie entrate con il reddito di cittadinanza percepito dalla convivente. Per questo motivo è stata immediatamente richiesta all’Inps di Ravenna la decadenza del beneficio economico nei confronti del buttafuori che è stato inoltre denunciato, alla Procura della Repubblica di Ravenna, per violazione dell’art. 7 comma 2 del Decreto Legge 4/2019, per aver omesso di comunicare lo svolgimento dell’attività lavorativa.

Durante le ispezioni in un ristorante, gli ispettori sanitari inoltre hanno ritrovato alcuni congelatori all’interno dei quali erano stipati generi alimentari, alcuni scaduti da diverso tempo e conservati con gravi carenze igienico sanitarie, che sono stati pertanto sequestrati con conseguente emissione urgente da parte della Dipartimento di Sanità Pubblica della stessa Ausl della Romagna di un provvedimento amministrativo di sospensione dell’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande.

Nel corso dello stesso intervento, in un locale cucina, i finanzieri hanno inoltre trovato e sequestrato, per violazione del Testo Unico sui prodotti soggetti ad Accise, un termo-densimetro ed una damigiana in vetro, dalla capienza di 25 litri, risultata contenere alcool puro di illecita provenienza, che veniva utilizzato per realizzare un liquore artigianale da servire ai clienti nel dopocena.

Inoltre, è stata coinvolta anche la Polizia Locale di Cervia per una serie di rilievi e di verbalizzazioni per varie violazioni amministrative connesse alla mancanza di idonei presidi anti Covid, nonché all’illecita occupazione di suolo pubblico.

A conclusione degli interventi sono state irrogate, a carico dei responsabili, sanzioni amministrative per oltre 30.000 euro e due persone sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Ravenna.

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