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    Categoria: cronaca

Ancisi: «Il videomapping costa 102mila euro. Funziona per richiamare visitatori?»

Il consigliere comunale di opposizione non contesta il fascino scenografico o la complessità tecnologica degli spettacoli sulle basiliche di San Francesco e San Vitale, ma si chiede se sia ancora un veicolo di attrazione visto che non è più una novità per molte città italiane

Vale la pena spendere 102mila euro di soldi pubblici per realizzare venti giorni di videomapping su due basiliche di Ravenna come veicolo di promozione turistica durante le festività natalizie? È la domanda che si pone Alvaro Ancisi, consigliere comunale di Lista per Ravenna.  Il decano dell’opposizione fa riferimento alla rassegna curata da Andrea Bernabini iniziata il 18 dicembre e in programma fino al 9 gennaio sulla facciata di San Francesco e sul lato di San Vitale. Sulla Basilica di San Vitale le proiezioni si effettuano dalle 17.30 alle 22 e si tratta di “II dono dell’imperatrice”, spettacolo già visto negli anni passati. Sulla Basilica di San Francesco, dalle 18.30 alle 22, il nuovo video “La luce delle parole”.

La spesa a carico del bilancio comunale viene da un fondo destinato a “iniziative di promozione turistica locale”. «Non si intende negarne la valenza culturale, né la complessità tecnologica, né il fascino scenografico – scrive Ancisi –, pur escludendone l’originalità, dato che da anni il videomapping non è più una novità in molte città italiane».

Il consigliere che alle ultime elezioni comunali era candidato sindaco, invita «le persone attente alla spesa pubblica alimentata dai cittadini contribuenti» a fare una riflessione: «L’entità di questo investimento può giustificarsi sotto l’aspetto della promozione turistica? Cioè, questi video sono capaci di richiamare a Ravenna turisti intenzionati a soggiornarvi almeno una notte, a prescindere dalle altre straordinarie attrazioni, storico-artistiche, culturali, naturalistiche, che la nostra città può largamente e tangibilmente offrire? Considerandoli invece come elementi di animazione del centro storico urbano nel periodo natalizio, in realtà molto scarsa quest’anno, non si sarebbe potuto finanziare con questa somma attività, pur compatibili con le limitazioni imposte dalla pandemia, di maggiore e vario interesse per i residenti e i visitatori?».