Finti contratti di lavoro a immigrati: madre e figlia finiscono ai domiciliari

Arrestato anche il compagno della 61enne titolare di un’agenzia interinale. L’obiettivo era far ottenere il permesso di soggiorno

Agenzia InterinaleSono accusate di aver fatto sottoscrivere finti contratti di lavoro a immigrati, allo scopo di far loro ottenere il permesso di soggiorno. Facendosi pagare dagli extracomunitari, anche fino a 5mila euro. Madre e figlia, di 61 e 29 anni, titolari di un’agenzia interinale di Ravenna, sono così finite ai domiciliari con l’accusa di aver violato il Testo unico sull’Immigrazione. Il tutto, senza nemmeno riuscire nell’intento, in quanto tutte le istanze dei “finti” lavoratori extracomunitari (una trentina i raggirati) avrebbero ricevuto esito negativo.

La notizia è riportata con tutti i dettagli sui due quotidiani locali in edicola oggi, 15 dicembre.

A finire in manette è stato anche il compagno della 61enne, un 73enne che si sarebbe prestato ad assumere in maniera fittizia gli immigrati. Così come sono stati denunciati a piede libero altri tre piccoli imprenditori compiacenti.

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