Ugl: «Bene il protocollo per la collaborazione vigilantes-polizia. E il contratto?»

Il segretario provinciale del sindacato lancia un appello a prefetto e sindaci perché invitino governo e Parlamento al rinnovo dell’accordo collettivo nazionale fermo da 7 anni

Guardia GiurataIl sindacato Ugl sicurezza civile si dichiara favorevole al protocollo firmato in prefettura a Ravenna per incentivare una collaborazione pro-attiva tra le forze di polizia e le guardie giurate dei vari istituti di vigilanza che operano sul territorio provinciale, ma il segretario provinciale Maurizio Ricci coglie l’occasione per ricordare che è necessario aggiornare il contratto collettivo nazionale dei lavoratori della vigilanza scaduto da sette anni e, dunque, non aggiornato ai reali costi della vita. Ugl è il secondo sindacato che esprime questa sollecitazione, già lo aveva fatto Uil, all’indomani della firma.

In concreto con il protocollo si invitano le guardie giurate in servizio a segnalare alle forze dell’ordine eventuali situazioni di pericolo per la sicurezza urbana, episodi anomali o, peggio, di microcriminalità. «Come sindacato di categoria non ci siamo mai sottratti a iniziative sinergiche fra i vari attori sociali e istituzionali che concorrono al bene pubblico. Ma la questione contrattuale è un problema per migliaia di lavoratori tra guardie giurate armate e addetti ai servizi fiduciari non armati in provincia di Ravenna, almeno duecentomila in tutta Italia».

E così Ugl lancia un appello al prefetto e ai sindaci: «È ora di invitare governo e parlamento ad adoperarsi per avviare l’iter di rinnovo del contratto collettivo nazionale dei lavoratori della vigilanza, noi come Ugl la nostra parte l’abbiamo fatta: attraverso le sollecitazioni continue del nostro segretario nazionale di Ugl sicurezza civile Enrico Doddi».

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