La procura aveva chiesto una condanna a due anni per episodi come minacce di morte e il lancio di un cellulare contro il volto, ora potrebbe esserci una denuncia per falsa testimonianza
La donna si era anche rivolta a Linea Rosa, l’associazione che si occupa di violenza di genere e assiste persone vittime di abusi, e nel corso del procedimento in aula ha ritrattato la sua esposizione: si sarebbe tratto solo di litigi e spesso provocati dal suo atteggiamento provocatorio nei confronti del compagno. L’accusa invece contestava episodi come minacce di morte, insulti sessisti, tirate di capelli e schiaffi fino al lancio di un cellulare contro il volto della donna.