Esposti in procura per il Parco Marittimo: «Sottofondi con vecchie macerie»

Utilizzati materiali non conformi al capitolato d’appalto per i nuovi stradelli del litorale. Lavori da rifare…

Sottofondo Macerie Stradelli LitoraleTornano al centro delle polemiche gli stradelli retrodunali di Marina di Ravenna e Punta Marina dove è in corso il cantiere per la realizzazione del cosiddetto Parco Marittimo, di cui abbiamo parlato ampiamente nelle scorse settimane.

Ma non sono i ritardi a finire ora sotto la lente, bensì i materiali utilizzati per realizzare i sottofondi degli stradelli, tra cui sono stati ritrovati rifiuti, plastiche, resti di cavi elettrici, vetro, laterizi. A denunciare l’anomalia è stato recentemente il gruppo ambientalista Italia Nostra di Ravenna, che ha presentato anche un esposto in procura, sottolineando come nel capitolato d’appalto si faccia riferimento all’utilizzo per i sottofondi di “pietrisco spaccato inerte calcareo”, con un costo decisamente diverso a quelli che invece risultano essere “rifiuti speciali provenienti da demolizioni edili, triturati in frantoio e poi riciclati a mo’ di stabilizzato”.

Alla denuncia di Italia Nostra, nel frattempo, si sono affiancati i gruppi di opposizione che hanno chiesto chiarimenti (con Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna ha presentato anche un altro esposto in procura) a sindaco e giunta. Chiamata in causa, l’assessora Federica Del Conte ha ammesso l’errore da parte della ditta incaricata dei lavori, almeno per una determinata area di cantiere, che a questo punto dovrà essere rifatta.

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