mercoledì
30 Luglio 2025
lavori in corso

Cantieri aperti anche in agosto per la ricostruzione: 22 solo nel ravennate

La Regione fa il punto sui lavori urgenti già in opera per la messa in sicurezza del territorio. Valore 400 milioni di cui si attende il trasferimento dallo Stato

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Lavori Ricostruzione Post Alluvione 1

Mentre continua la diatriba sui fondi statali per i risarcimenti e la ricostruzione post alluvione – fra le amministrazioni locali emiliano-romagnole  (dal presidente della Regione Bonaccini, ai sindaci dei comuni e presidenti delle Province, fino alle associazione di categoria economiche), da una parte, e il governo della premier Meloni, dall’altra –  è un’estate di cantieri quella che interessa i territori dell’Emilia-Romagna colpiti dal disatro di maggio.
Anche in pieno agosto sono proseguiti a pieno ritmo i circa 80 interventi sui principali corsi d’acqua esondati – si legge in una nota stampa dell’amministrazione regionale –. Si tratta delle opere più urgenti avviate dalla Regione, attraverso l’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, per affrontare le criticità aperte sul territorio in seguito all’ondata di eventi meteo eccezionali.

«L’impegno è massimo e si sta lavorando senza sosta per ripristinare condizioni di sicurezza dei fiumi nei territori colpiti – spiega Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile –. I cantieri aperti su fiumi e torrenti emiliano-romagnoli, dal valore complessivo di circa 116 milioni di euro, fanno parte del pacchetto di 400 milioni per opere di somma urgenza già segnalate come assoluta priorità al Governo, e per le quali attendiamo al più presto il trasferimento delle risorse. Gli interventi in corso significano la presenza di imprese operative, operai all’opera, professionisti in campo per coordinare gli interventi: tutti attivati in somma urgenza, cioè prima di disporre delle somme necessarie per pagare i lavori, ancora da trasferire al commissario Figliuolo. Siamo in attesa, appunto, della pubblicazione del relativo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Serve fare in fretta perché l’autunno è alle porte e non si può perdere tempo, ecco perché dobbiamo lavorare anche per pianificare gli ulteriori interventi urgenti che ancora non hanno una copertura finanziaria. La situazione – conclude Priolo –, soprattutto in collina e Appennino, è complessa».
In particolare, sono in corso 22 cantieri in provincia di Ravenna, per un investimento complessivo di circa 41 milioni di euro; 14 nel forlivese-cesenate, per 13 milioni e 600mila euro; 26 nel bolognese per un totale di circa 54 milioni di euro. E ancora: 9 somme urgenze riguardano la provincia di Rimini, per circa 4 milioni; 6 si stanno realizzando nel modenese, con lavori per circa un milione di euro; due nel reggiano, per 3 milioni.

Lavori Ricostruzione Post Alluvione 2jpgIn particolare a Ravenna rappresenta il territorio con il maggior numero di lavori in corso. Tra i principali, rientra la messa in sicurezza dei tratti arginali del fiume Lamone collassati a monte e a valle in comune di Faenza, per oltre 6 milioni di euro. Altre opere di sistemazione interessano il corso d’acqua, nel cuore della cittadina, per quasi 3 milioni e 900mila euro. Tre milioni e mezzo servono per ricostruire i muretti idraulici posti a difesa di via Renaccio e via Cimatti, realizzati sulla sommità dei rilevati arginali e crollati per la furia delle acque. Dall’abitato fino al ponte di Grattacoppa, risultano in corso lavori per garantire l’officiosità idraulica del fiume, con taglio della vegetazione e ripristino della golena, dei corpi arginali e delle rampe esterne (990mila euro). In varie località del comune di Faenza si sta rimuovendo la vegetazione caduta nell’alveo di Senio, Santerno e Lamone (248mila euro circa).

Sempre sul Lamone, a Bagnacavallo, con un duplice intervento dal valore complessivo di quasi 4 milioni di euro si sta ricostruendo l’argine sinistro a monte del ponte della ferrovia, in località Boncellino; in località Traversara è in corso il ripristino dell’officiosità idraulica e delle arginature (611mila euro). A Ravenna, lungo lo stesso fiume, sono in svolgimento opere da oltre 360mila euro per il ripristino dell’officiosità idraulica dal ponte di Grattacoppa alla Statale 309; in vari comuni del territorio ravennate si sta operando sempre sul medesimo corso d’acqua (755mila euro).

Interventi in corso anche tra Lugo e Sant’Agata sul Santerno, a Cà di Lugo, per la ricostruzione dell’argine e per assicurare il regolare scorrimento delle acque del fiume Santerno (oltre 8 milioni di euro). La costruzione di un argine provvisorio a protezione delle abitazioni in territorio ravennate è in corso a San Prospero, sul Santerno, nel comune di Imola (50mila euro). A Sant’Agata, invece, si sta operando per la sistemazione della rotta arginale in sponda sinistra del torrente, tra il ponte della ferrovia e la Provinciale 253 (2 milioni e 480 mila euro). E ancora: si stanno ricostruendo gli argini in sinistra idraulica, tra il ponte sulla Provinciale 253 e la passerella di Santa Maria in Fabriago, in comune di Lugo (3 milioni e 824mila euro).

Sul Ronco, in località Coccolia di Ravenna, è in atto un investimento da 400mila euro per ripristinare il muro di protezione idraulica crollato. Vari comuni sono inoltre interessati da opere di ripristino dell’officiosità e delle arginature del fiume Senio (1 milione e 250mila euro); da Castel Bolognese ad Alfonsine si stanno sistemando brecce arginali in destra e sinistra idraulica, con la ripresa di cedimenti (1 milione e 240mila euro); opere analoghe si stanno svolgendo lungo il fiume Marzeno, da Faenza e alla chiusa di via San Martino (367mila euro). Sul fiume Savio, invece, sono in corso lavori di messa in sicurezza dell’argine destro, a valle dell’abitato di Castiglione di Cervia e dei cedimenti arginali diffusi lungo l’intera asta fluviale (1 milione 240mila).

 

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