La decisione a carico di Gianfranco Santini e Marta Collot, referente nazionale del movimento Potere al Popolo per la manifestazione di protesta contro l’invito agli angeli del fango a stare a casa
«Ancora sporchi di fango – si legge oggi in una nota di Potere al Popolo – andammo a protestare per le parole di sindaco e prefetto che invitavano i volontari dell’alluvione a stare a casa e non venire ad aiutare, mentre la Romagna era ancora sommersa e non si vedeva nemmeno l’ombra di un mezzo pesante per la rimozione dei detriti e la pulizia dei paesi, il che ci imponeva di denunciare come i mezzi militari debbano essere utilizzati per il bene della popolazione anziché per massacrare altre popolazioni».
La contestazione in piazza, a cui parteciparono 20-30 persone da varie parti d’Italia, si sarebbe svolta senza preavviso alla questura. «La manifestazione si tenne in una piazza pubblica – scrive ancora Pap – senza intralciare niente e nessuno. Consideriamo questi decreti penali di condanna un attacco politico al diritto di dissenso. Questa azione repressiva si somma al clima di censura calato in queste settimane in tutta la regione, un territorio in cui chi porta avanti le lotte a difesa dell’ambiente e per la pace viene individuato come un nemico da un sistema di potere sempre più vacillante sotto il peso delle proprie contraddizioni».