lunedì
16 Giugno 2025
le reazioni

«Noi aggrediti con catene e pietre. Ci hanno tirato bottiglie e una “bomba carta”»

La versione degli ultras del Bagnacavallo dopo la rissa di domenica allo stadio di San Pancrazio

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Corsa Tifosi San Pancrazio
Un frame di un video in cui si vedono gli ultras correre a San Pancrazio durante la partita

Gli ultras del Bagnacavallo rompono il silenzio e sui social forniscono la loro versione sulla rissa avvenuta domenica durante e al termine di una partita di calcio di Prima Categoria, allo stadio di San Pancrazio.

I tifosi ospiti denunciano di essere stati aggrediti in modo violento da quelli di casa e di essersi limitati a «difenderci solo con le nostre mani e le cinture». Gli ultras del San Pancrazio, invece, avrebbero utilizzato catene, pietre e altri oggetti contundenti, poi sequestrati.

sequestro ultras san pancrazio bagnacavallo
Il materiale sequestrato, con il colore verde del San Pancrazio

I bagnacavallesi denunciano anche di essere stati vittime di lanci di bottiglie di birra, durante il primo tempo, e anche di una sorta di “bomba carta” che sarebbe esplosa vicino ai tifosi ospiti.

Durante l’intervallo, dicono ancora gli ultras del Bagnacavallo, «sono stati gli ultras del San Pancrazio a uscire dalla tribuna con l’intenzione di aggredirci, come testimoniano diversi video che si possono già trovare on line».

I due club sono invece intervenute per stigmatizzare quanto accaduto. «La società San Pancrazio comunica che si dissocia da qualsiasi tipo di condotta violenta e non rispettosa nei confronti altrui – si legge in una breve nota pubblicata sui social -. Comunichiamo inoltre che ci dimostreremo totalmente disponibili a collaborare con le forze dell’ordine per la giusta riuscita delle indagini».

«In merito ai gravissimi episodi di violenza verificatosi domenica a San Pancrazio – si legge invece in un comunicato del Bagnacavallo -, la società vuole esprimere una netta e totale condanna. Non entrando nel merito delle responsabilità, al vaglio delle forze dell’ordine, vorremmo precisare che la rissa scatenatosi fra un gruppo di facinorosi violenti non fa parte dell’essere dei nostri storici sostenitori che da tempo seguono e tifano la nostra squadra. La violenza è da sempre bandita e non fa parte del Dna biancorosso. Il nostro impegno in ogni giornata di sport, è sempre quello di rendere ogni partita un momento di sano e genuino divertimento. Trasmettere passione, impegno, entusiasmo è sempre stata la nostra priorità e questi episodi vanno a minare l’impegno di tutti coloro che dedicano tanto del proprio tempo ad uno degli sport più amati. Auspichiamo vengano presi i giusti provvedimenti affinché non si verifichi mai più un episodio così increscioso».

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