Due oche sono state uccise da un lupo nel cortile dell’abitazione di un agricoltore di Marzeno, frazione alle porte di Faenza. È successo attorno alla mezzanotte tra il 23 e 24 ottobre. Lo rende noto l’associazione Coldiretti. È il terzo episodio di animali domestici attaccati da lupi nel Faentino in una decina di giorni: nel primo caso la vittima era stata un cane e nel secondo invece una ventina di ovini.
Ad accorgersi di quanto stava accadendo è stata la figlia 18enne dell’agricoltore che dalla finestra della propria camera ha sentito le oche starnazzare rumorosamente nel silenzio notturno. Affacciandosi dalla finestra si è accorta che un lupo stringeva un’oca in bocca per poi sparire nel buio. Dopo pochi minuti un nuovo assalto a un’altra oca. Le urla della ragazza hanno spaventato il predatore che ha mollato l’animale ed è fuggito.
«Il numero dei lupi sta aumentando e non c’è più alcuna sicurezza – commenta l’agricoltore Remo Lanzoni –. I cani da guardia dobbiamo tenerli in casa perché altrimenti rischiano di fare una brutta fine, luci e recinzioni non hanno alcun effetto deterrente e i selvatici attaccano anche nei centri abitati».
Preoccupa sempre più la presenza dei lupi sulle prime colline faentine, come testimoniato dagli attacchi che si stanno susseguendo di settimana in settimana ai danni degli allevamenti, ma anche nei confronti di animali da guardia e compagnia: «Dopo l’ennesimo episodio – afferma il direttore di Coldiretti Ravenna, Assuero Zampini – è evidente come la proliferazione del lupo sia in netto aumento con conseguenti attacchi sempre più frequenti, questo sta minando il lavoro di pastori, allevatori, agricoltori, ma anche la sicurezza pubblica. Occorre quindi agire al fine di contenere il sovraffollamento faunistico ormai riscontrato da anni nelle aree di collina, fenomeno che oltre a creare pericolosi squilibri agli ecosistemi locali dirotta i selvatici, lupi e cinghiali in primis, verso zone anche densamente abitate».