venerdì
22 Agosto 2025
l'intervento

Bakkali sul rimpatrio del trafficante di uomini libico: «Una vergogna indicibile»

Sull'uomo pende un mandato di cattura internazionale, ma poco dopo l'arresto è stato rilasciato per via di un cavillo burocratico. La parlamentare: «L’Italia è ancora membro della Corte Penale Internazionale? Vogliamo risposte su questo scandalo»

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Najeem Osama Almasri, capo della polizia giudiziaria libica, è stato arrestato domenica sera a Torino, al termine della partita di campionato Juventus-Milan. Sull’uomo pende un mandato di cattura internazionale per crimini contro l’umanità e crimini di guerra ma. Poco dopo il fermo però è stato rilasciato sulla base di un cavillo burocratico, che vede il mandato di cattura invalidato dalla mancata segnalazione preventiva dell’arresto al Ministero della Giustizia da parte della questura. Immediatamente espulso dal suolo nazionale, Almasri è stato riaccompagnato in Libia a bordo di un I-Carg di stato.
Sulla vicenda è intervenuta la deputata ravennate Ouidad Bakkali, definendo la scarcerazione di Almasri «Una vergogna indicibile» in un post condiviso sulla sua pagina Facebook. «[…] Questo personaggio che scende da un aereo italiano […] è Najeem Osama Almasri, su cui pende un mandato di cattura internazionale della Corte Penale per i seguenti crimini: crimini di guerra, contro la dignità umana, stupro e omicidio. – continua Bakkali – È entrato nel nostro Paese per vedersi una partita di calcio, viene fermato e arrestato sabato sera. La corte d’Appello di Roma ha disposto l’immediata scarcerazione. Un cavillo, un errore procedurale. Oppure gli “amici libici” che hanno improvvisamente aperto i flussi e fatto arrivare 500 persone nella giornata di lunedì? Oppure che questo personaggio avrebbe raccontato come funzionano davvero questi accordi e di chi sono le responsabilità dirette e indirette delle violenze e dei soprusi che si consumano nei centri di tortura libici. L’Italia è ancora membro della Corte Penale Internazionale? Perché una volta che si cattura un vero trafficante e torturatore lo si lascia andare, anzi lo si accompagna con un volo di Stato a casa?»
Infine, la richiesta di chiarimenti sulle dinamiche della scarcerazione: «Abbiamo chiesto che la Presidente Meloni e il Ministro Nordio vengano a riferire in Parlamento su questo scandalo. Un pensiero alle vittime di questo aguzzino libico che guardano un grande Paese come l’Italia diventare complice ancora una volta delle più aberranti violazioni dei diritti umani, invece di consegnare questo criminale internazionale alla Giustizia».
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