La moglie ha finto di accettare di pagare i soldi richiesti al telefono e intanto il marito ha chiamato i carabinieri. Così una coppia di anziani coniugi è riuscita a evitare una truffa e far arrestare l’autore, un 19enne di origini campane. È accaduto ieri, 26 febbraio, a Faenza, due giorni dopo un episodio analogo in cui un’altra anziana aveva sospettato della richiesta al telefono e aveva avvisato la figlia riuscendo a far arrestare il truffatore.
Le modalità di adescamento sono state le medesime, una tecnica collaudata che continua a essere utilizzata. Arriva la telefonata di un sedicente maresciallo dei carabinieri della caserma locale che riferisce di un grave incidente cagionato da un familiare del destinatario della telefonata da cui è conseguito l’arresto e la necessità di provvedere a ristorare la controparte, ricoverata con gravi lesioni in ospedale, con denaro o gioielli per ottenere la liberazione ed evitare il carcere. Nel caso di ieri era stati richiesti tremila euro.
La donna si è ricordata dell’episodio accuaduto solo due giorni prima nella stessa cittadina e così ha finto di aderire alle richieste, accettando che un incaricato passasse a ritirare quanto richiesto, mentre il marito provvedeva ad avvisare i veri carabinieri che hanno raggiunto il luogo dell’incontro.
Dopo pochi minuti, un giovane è passato dall’abitazione ma, mentre agguantava alcuni monili in oro, è stato bloccato e tratto in arresto dai Carabinieri della compagnia manfreda che hanno dovuto vincere anche la reazione dell’uomo che ha cercato in tutti i modi di guadagnare la fuga.
L’autore è stato portato in carcere a Ravenna con l’accusa di truffa aggravata e resistenza a pubblico ufficiale, mentre il maltolto restituito alla coppia di coniugi.
I carabinieri ricordano ancora una volta il consiglio più utile in questi casi: mai consegnare denaro o oggetti preziosi a persone che si presentano a casa e di fronte a preoccupanti notizie ricevute è sempre bene chiedere aiuto a parenti o persone di fiducia prima di aderire a qualsiasi proposta, richiedere quanto prima l’intervento del 112 con un apparecchio telefonico diverso da quello su cui si è stati chiamati.