Una sentenza del tribunale civile di Ravenna ha stabilito che il 67enne commercialista Gianguido Bazzoni, in passato titolare di incarichi politici per Forza Italia come coordinatore provinciale e consigliere regionale in Emilia-Romagna, scrisse un testamento falso a nome di Luigi Pini, amico e bancario di San Pietro in Vincoli scomparso nel 2021 all’età di 97 anni.
Il documento sollevava sei debitori dal restituire prestiti ricevuti per un totale di 400mila euro (tra i sei figura Bazzoni che aveva ottenuto 218mila euro) e indicava l’ex politico come erede con cui la figlia avrebbe dovuto spartire a metà un patrimonio del valore complessivo di 5,8 milioni di euro.
La notizia è riportata dal quotidiano locale Corriere Romagna nell’edizione del 27 febbraio.
La falsità del testamento è stata stabilita con una perizia svolta da una grafologa interpellata dal tribunale nell’ambito della causa civile intentata dalla figlia di Pini che chiedeva di dichiarare nullo il documento. Bazzoni è stato condannato al pagamento di 18.646 euro di spese legali, oltre ai costi sostenuti per la consulenza grafologica.
Per la stessa vicenda, Bazzoni è imputato anche sul fronte penale con l’accusa di falso materiale.