venerdì
27 Giugno 2025
Tribunale

L’ex coordinatore di Forza Italia falsificò un testamento per nominarsi erede

La causa civile avviata dalla figlia del bancario Luigi Pini, deceduto nel 2021, condanna il 67enne commercialista Gianguido Bazzoni che è imputato anche sul fronte penale per falso materiale

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BazzoniUna sentenza del tribunale civile di Ravenna ha stabilito che il 67enne commercialista Gianguido Bazzoni, in passato titolare di incarichi politici per Forza Italia come coordinatore provinciale e consigliere regionale in Emilia-Romagna, scrisse un testamento falso a nome di Luigi Pini, amico e bancario di San Pietro in Vincoli scomparso nel 2021 all’età di 97 anni.

Il documento sollevava sei debitori dal restituire prestiti ricevuti per un totale di 400mila euro (tra i sei figura Bazzoni che aveva ottenuto 218mila euro) e indicava l’ex politico come erede con cui la figlia avrebbe dovuto spartire a metà un patrimonio del valore complessivo di 5,8 milioni di euro.

La notizia è riportata dal quotidiano locale Corriere Romagna nell’edizione del 27 febbraio.

La falsità del testamento è stata stabilita con una perizia svolta da una grafologa interpellata dal tribunale nell’ambito della causa civile intentata dalla figlia di Pini che chiedeva di dichiarare nullo il documento. Bazzoni è stato condannato al pagamento di 18.646 euro di spese legali, oltre ai costi sostenuti per la consulenza grafologica.

Per la stessa vicenda, Bazzoni è imputato anche sul fronte penale con l’accusa di falso materiale.

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