È arrivata a Marina di Ravenna la nave della Sos Humanity. Ha sbarcato 71 naufraghi, tra cui 21 minori, molti dei quali sotto i 16 anni, soccorsi lunedì scorso quando si trovavano a bordo di un gommone nel Mediterraneo.
Lo sbarco dalla nave alla banchina della Fabbrica Vecchia è stato ultimato poco dopo le 13 e subito dopo sono iniziati gli screening sanitari e gli adempimenti di polizia al Pala De André, terminati senza complicazioni nel tardo pomeriggio con le partenze di tutti i migranti verso le designazioni assegnate. Circa 50 persone sono state trasferite a Bologna, mentre i rimanenti rimarranno a Ravenna.
Inutili gli appelli dei giorni scorsi alle autorità italiane per trovare un porto più vicino al punto di soccorso.
«I sopravvissuti hanno ferite, ustioni da carburante e alcuni hanno raccontato di essere stati torturati in Libia e mostrano segni visibili – spiegano da Sos Humanity (citiamo un’agenza di Adnkronos) -. Alcuni hanno infezioni polmonari, ma a causa delle limitate possibilità diagnostiche a bordo, è difficile definire la gravità delle infezioni, che potrebbero portare a ulteriori danni».
Tra i sopravvissuti ci sono anche diverse donne che viaggiano tutte da sole, una con un bambino di 5 anni, e 20 minori non accompagnati. I migranti sono stati soccorsi lunedì notte, intorno a mezzanotte, dopo un sos lanciato da Alarm Phone. «Era buio pesto quando il nostro equipaggio ha trovato un gommone non idoneo alla navigazione – dice Sos Humanity -. Nessuno indossava il giubbotto di salvataggio e c’era un forte odore di carburante nell’aria. Avevano trascorso diversi giorni e notti in mare aperto». Molti sopravvissuti hanno raccontato ai soccorritori le violenze e i maltrattamenti subiti in Libia.