Emergenza rifiuti: depositata in Comune una petizione da oltre 400 firme Seguici su Telegram e resta aggiornato Ancisi, candidato per la coalizione Lista per Ravenna, Lega e Popolo della Famiglia: «Situazione ingiustificabile. Al centro del mio programma 2025-2030» Foto di repertorio «Lido Adriano è diventata una discarica a cielo aperto. I cittadini denunciano puzza e degrado in diverse aree del paese, in particolare nelle zone delle isole ecologiche, coi cassonetti della raccolta differenziata, e nelle strade ed aree limitrofe. I rifiuti ingombranti si accumulano vicino ai bidoni o vengono abbandonati lungo le vie, restando lì per giorni e concorrendo a creare un clima di scadimento». Così Alvaro Ancisi, consigliere di Lista per Ravenna e candidato a sindaco per la sua lista, Lega e Popolo Della Famiglia, commenta la petizione depositata in Comune e sottoscritta da 474 cittadini che si rivolge al sindaco chiedendo un maggiore numero di addetti alla raccolta di rifiuti e di passaggi, oltre che agli interventi di spazzamento e pulizia, per garantire il decoro e l’igiene della località. «Intendo quindi raccogliere l’appello lanciato dalla petizione, assicurando il massimo impegno affinché sia raccolto dall’amministrazione comunale con urgenza e massima concretezza – continua il candidato -. l’iniziativa, mette al centro dell’attenzione dell’amministrazione comunale in scadenza, e anche della prossima, una delle zone urbane più colpita in assoluto da quella che, nel mio programma 2025-2030, ho definito una vera e propria emergenza rifiuti». Le zone più colpite dalle carenze del servizio raccolta rifiuti risulterebbero essere i viali Manzoni zona orti, Botticelli e relativo parcheggio, Michelangelo, Giotto, Cellini, Leonardo, Caravaggio, Metastasio, Alfieri, Petrarca, Rossini, Puccini, Orazio, via Coppi. A peggiorare la situazione, la presenza di topi e di ratti, favoriti dalla disponibilità di cibo offerta dall’abbandono o dalla mancata raccolta dei rifiuti organici, tale da richiedere interventi di disinfestazione a carico degli abitanti stessi o, nei casi di maggiore contaminazione ambientale, dell’amministrazione comunale. «La situazione è ingiustificabile – conclude Ancisi -. Il servizio di raccolta, sia degli ingombranti che ordinario, deve essere efficiente, quindi assolutamente rinforzato, e rispondere correttamente alle esigenze del territorio, che va tutelato e preservato da ogni forma di incuria e di insulto». Total1 0 1 0 Forse può interessarti... «Aggredito da un pitbull scappato dal cortile di una casa» Travolta da un'auto, gravissima al Bufalini una ciclista di 49 anni Rissa all'uscita dalle scuole medie: spunta una mazza da hockey, 4 identificati Seguici su Telegram e resta aggiornato