sabato
28 Giugno 2025
omicidio

I funerali di Coatti nella “sua” Longastrino. Lutto cittadino ad Alfonsine

La salma del biologo ucciso in Colombia è tornata nel Ravennate dopo l'autopsia a Roma. Confermati gli arresti dei quattro presunti assassini

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Dopo l’autopsia effettuata mercoledì Roma, la salma di Alessandro Coatti è tornata a casa e lunedì 30 giugno nella chiesa di Longastrino si terranno i funerali del biologo 38enne ucciso e fatto a pezzi lo scorso aprile in Colombia, mentre si trovava in vacanza.

L’Amministrazione comunale di Alfonsine, d’intesa con la Provincia di Ravenna, ha deciso di rinviare l’inaugurazione della pista ciclopedonale di via Borse, programmata per lunedì, quando verrà disposto il lutto cittadino.

«La scomparsa del nostro concittadino, a maggior ragione in circostanze tanto efferate, ha profondamente scosso la nostra comunità», si legge in un post sui social del Comune.

Intanto, il tribunale penale di garanzia di Santa Marta, la città colombiana dove lo scorso 6 aprile è stato ucciso Coatti, ha accettato la richiesta della Procura Generale della Colombia, imponendo la custodia cautelare in carcere nei confronti dei suoi quattro presunti assassini. Oswal Moisés Ospino Navarro, Isaac Enrique Márquez Charris, Andrea Camila Verdugo Escorcia e Brian Augusto Cantillo Salcedo hanno respinto le accuse di furto ed omicidio con l’aggravante della crudeltà (il corpo di Coatti è stato smembrato) nei loro confronti.

Il procuratore che si occupa del caso ha detto al giudice penale di garanzia che i quattro hanno contattato Coatti tramite un’app di incontri, proponendogli di recarsi in un’abitazione nel quartiere San José del Pando, dove è poi avvenuto il suo omicidio. Quando l’italiano è arrivato sul posto, i quattro lo hanno prima minacciato con coltelli, poi gli hanno strappato il cellulare, le carte bancarie e il denaro che aveva con sé. Dopo una colluttazione Coatti è stato prima ferito alla testa con un oggetto contundente e poi ucciso con numerose coltellate, hanno dettagliato gli inquirenti durante l’imputazione dei capi d’accusa. Nell’ambito dell’indagine sull’omicidio di Coatti è emerso che ci sono state almeno altre 40 vittime di furti simili a Santa Marta, tutte ingannate con applicazioni di incontri e, secondo le informazioni esposte nell’udienza di oggi, esistono elementi che permettono di ipotizzare un possibile collegamento dei quattro arrestati con un’organizzazione criminale dedicata a questo tipo di crimini. La Procura non esclude l’intervento di altre persone nella morte di Coatti e, a tal fine, continua ad indagare (fonte Ansa.it).

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