venerdì
18 Luglio 2025
il caso

È arrivata a Ravenna la salma di Alessandro Coatti, ucciso e fatto a pezzi in Colombia

Verrà eseguita una seconda autopsia. Nei giorni scorsi sono state arrestate quattro persone

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L’ambasciata d’Italia a Bogotà ha reso noto che ieri (23 giugno) è arrivata a Ravenna la salma del 38enne biologo molecolare Alessandro Coatti che sarà messa a disposizione della autorità italiane.

L’altro giorno sono stati eseguiti quattro provvedimenti restrittivi emessi dall’autorità giudiziaria del dipartimento di Magdalena, nel nord della Colombia, sul mare dei Caraibi, nelle città di Bogotà, Santa Marta, Medellin e Arjona-Bolivar, nei confronti di altrettanti cittadini colombiani, tre uomini e una donna. I quattro sono ritenuti i responsabili dell’omicidio di Coatti, commesso il 6 aprile scorso a Santa Marta, dove era in vacanza.

I resti di Coatti, originario di Longastrino, ucciso e successivamente fatto a pezzi, sono rientrati a Ravenna ma, prima della sepoltura, il corpo «dovrà essere trasportato a Roma per altri giorni, in cui sarà sottoposto allo svolgimento di una seconda autopsia», secondo lo zio del ricercatore, Giovanni Coatti, intervistato dal Corriere di Bologna quando ancora non sapeva del rientro imminente della salma.

Dopo «una intensa attività investigativa svolta dalle autorità colombiane in sinergia con le nostre competenti autorità (Procura della Repubblica di Roma, titolare del procedimento in Italia, ROS dei Carabinieri, Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, Ministero degli Esteri e l’Ambasciata d’Italia a Bogotà) si è giunti» all’arresto dei quattro autori dell’efferato omicidio, ha fatto sapere la nostra Ambasciata in Colombia, sottolineando che «a questo significativo risultato, frutto di una stretta cooperazione giudiziaria tra i due paesi, in tempi estremamente brevi grazie a delle indagini condotte senza sosta in molteplici direzioni fino all’individuazione dei profili di responsabilità». Nel segnalare come il tragico evento abbia per l’ennesima volta messo in luce la solidità e l’efficacia della cooperazione bilaterale giudiziaria e di polizia tra Italia e Colombia, la nostra ambasciata a Bogotà ha ringraziato le autorità del paese sudamericano «per l’interesse e per la determinazione dimostrate per risolvere in tempi estremamente ristretti» l’omicidio di Coatti (Ansa.it).

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