«Era molto alto e faceva palestra, chi non lo conosceva poteva pensare che fosse uno di cui avere paura e invece era la persona più buona del mondo». È il ritratto del 17enne Azdin Ben Laroussi fatto da Alessia Morgagni, coetanea e amica dall’infanzia. Il ragazzo è morto nell’incidente stradale avvenuto all’alba di ieri, 17 luglio, a Marina di Ravenna.
«Per tutti era semplicemente “Az” – continua Alessia –. Era il mio migliore amico. Ci conosciamo dal secondo anno di scuola materna. Poi insieme anche alle elementari, alle medie ci siamo persi un po’ di vista, ma alle superiori ci siamo ritrovati in classe assieme all’Itis». In tanti anni assieme sui banchi di scuola è nata un’amicizia sincera che faceva stare bene la ragazza: «Io so di essere una persona molto ansiosa, mi faccio sempre mille paranoie e lui con i suoi modi sempre tranquilli riusciva a calmarmi». Per esempio nelle sere d’inverno quando non c’era niente da fare e si trovavano in centro al Fricandò: «Stavamo a parlare per ore».
Un’amicizia che era quasi fratellanza: «Avevamo gruppi di amici diversi, ma noi eravamo molto legati. Ero a casa sua due-tre volte a settimana e alla sorella più piccola diceva che lui era come se avesse avuto due sorelle, una ero io».
I due adolescenti hanno concluso il terzo anno dell’indirizzo navale che assegna il titolo di allievo ufficiale di coperta e per entrambi cominciavano i pensieri per il futuro: «“Az” aveva deciso che voleva trovarsi un lavoro. Aveva pensato di arruolarsi in Marina e poi aveva cambiato idea. La sua intenzione era comunque di imbarcarsi». Nei piani di Alessia invece c’è l’università: «Probabilmente a Genova. E allora avevamo anche pensato che avremmo potuto trasferirci là e diventare coinquilini».
Tante le occasioni passate insieme per Alessia e “Az”. Come quella volta a Ferrara: «Siamo andati a sentire il concerto di Calcutta che era il suo cantante preferito».
Il mare avrebbe potuto essere il futuro lavorativo del ragazzo, ma in parte lo era già. Almento per questa estate. “Az” lavorava come bagnino di salvataggio a Lido di Dante da poche settimane: «Abbiamo iniziato il corso di formazione insieme. Io ho smesso e lui ha continuato».
L’incidente stradale è avvenuto all’alba. Ben Laroussi, nato nel 2008 a Ravenna da padre tunisino e madre bulgara, era alla guida di una motocicletta 125 cc e stava portando a casa un’amica, dopo la notte trascorsa nei bagni a Marina di Ravenna. «Aveva comprato la moto da un paio di mesi, prima aveva uno scooter e aveva messo da parte i soldi per prenderla usata da un altro ragazzo dell’Iti. Gli piaceva tantissimo e già pensava di comprarne una di cilindrata più grande a diciotto anni». Alessia è amica anche della ragazza in sella con “Az”: «È ancora in ospedale ma sta meglio. Non le ho nemmeno chiesto com’è successo l’incidente, tanto non servirebbe a riportarlo indietro».
Nella mattinata odierna dalla dirigenza scolastica dell’Itis “Baldini” è stata diffusa una nota sintetica: «L’intera comunità scolastica è attraversata dal grave lutto. Tutto il personale esprime il proprio profondo rammarico per quanto sfortunatamente avvenuto e si stringe nel dolore accanto alla famiglia, insieme ai suoi docenti e a tutti i compagni di classe». La data del funerale non è ancora stata fissata.