Lutto nel mondo della scuola a Ravenna: è morta la 62enne Elena Pagani, storica docente di mosaico al liceo artistico Nervi-Severini. La professoressa di Alfonsine, sposata e madre di due figli, è scomparsa ieri, 20 agosto, per le conseguenze di una malattia. «Abbiamo perso una grande docente, un’amica, un vulcano di idee e di iniziative per la scuola e la città», ricorda il dirigente scolastico Gianluca Dradi.
Pagani insegnava all’Artistico da una ventina d’anni. «Amata e apprezzata da colleghe e colleghi – prosegue Dradi nel suo ricordo pubblicato sulla pagina Facebook dell’istituto –, Elena si è ritagliata un posto nel cuore di generazioni di studenti per la sua capacità didattica e la continua disponibilità, che ha offerto a tutta la scuola nel complesso. Votata alla conoscenza e diffusione del mosaico, a scuola ha portato avanti una miriade di progetti, eseguiti con gli studenti nel laboratorio della succursale di via Pietro Alighieri, con la collaborazione della “sua” assistente tecnica Paola. Si è anche fatta promotrice di tanti progetti, fra cui una mappa del mosaico contemporaneo a Ravenna».
Il dirigente sottolinea l’apertura della docente verso un insegnamento sperimentale sia dal punto di vista delle idee, che di tecniche e materiali: «Ha realizzato copie da mosaici antichi e opere moderne, mosaici di invenzione dedicati a personaggi illustri, come il ritratto di Mazzini donato alla Domus mazziniana di Pisa, o destinati a personalità nazionali, come ad esempio il mosaico donato nel dicembre del 2023 al presidente Sergio Mattarella».
Numerose le opere eseguite con le classi e le colleghe che rimangono, fuori e dentro la città: «Fra queste il labirinto davanti al carcere di Ravenna, L’ultimo Arlecchino tratto dal dipinto di Gino Severini, la targa commemorativa del preside Gaudenzi, la Fiamma al comando della Guardia di Finanza, il Totò nel liceo, il monumento a fiore musivo per le donne vittime di femminicidio in piazzetta Ragazzini, il mosaico della Gazzella per il parco della Valle dei Templi di Agrigento».