Milano Marittima conta i danni dopo il violento nubifragio di questa notte (24 agosto), che ha colpito la città con forte raffiche di vento (fino a 100 km all’ora) e acquazzoni poco prima dell’alba. Intorno alle 17.30 di oggi, 24 agosto, la viabilità nella zona nord risultava ancora interdetta in diversi punti, con auto deviate anche sul lungomare pedonale.
I danni più significativi si registrano a partire dall’altezza del Canalino, poco fuori dal centro pedonale, fino all’Anello del Pino (tra l’XI e la XV traversa). Qui la furia del nubifragio ha lasciato una scia di alberi abbattuti, strade impraticabili e aree verdi devastate. Secondo le prime stime, si tratta di 265 alberi caduti in totale, più di quelli registrati dopo il tornado del 2019 per quanto riguarda il centro cittadino. Numerose anche le automobili parcheggiate gravemente danneggiate, appartenenti a turisti e residenti e le attività commerciali: dal Minigolf Centrale (il pino che è caduto tra le buche meccaniche ha urtato anche contro il tetto dello storico ristorante Caminetto) alla sala giochi Hippy, dove un albero sradicato dal marciapiede ha travolto la pista di go-kart e le attrazioni esterne. Anche l’area giochi dell’Anello del Pino ha subito ingenti danni, e sui social l’immagine del famoso calcinculo distrutto dal tronco è diventata uno dei simboli della catastrofe.
Gravi conseguenze anche per il settore ristoranti e alberghi: dalla zona esterna del Touring al tetto del ristorante Al Momento. Anche Villa Arizona ha riportato danni limitati al giardino, mentre l’hotel Kent presenta danni strutturali e gravi incrinature nel parcheggio. Al Grand Hotel Gallia la situazione è anche più complessa: oltre alle recinzioni divelte e a parti della struttura compromesse, è stata segnalata anche una fuga di gas, prontamente messa in sicurezza.
Sui lidi la situazione appare meno drammatica, con leggeri danni ad alcuni stabilimenti ripristinati nel corso della mattinata. Si contano alcune torrette di salvataggio rovesciate e la distruzione completa dell’installazione Razza Umana di Oliviero Toscani, esposta per gli ultimi giorni sul lungomare.
Mentre i tecnici sono al lavoro per il ripristino della rete viaria e per la messa in sicurezza delle aree colpite, le vie del centro si dividono tra proprietari di beni incidentati, forze dell’ordine e tecnici del comune. Sono intervenute nelle operazioni 9 squadre della protezione civile, 10 automezzi speciali dei vigili del fuoco, 25 mezzi addetti al verde tra Hera, Deltambiente e Giovane Strada. Sul posto anche pattuglie della polizia locale di Cervia e Ravenna e polizia provinciale.
Non mancano i curiosi che, armati di smartphone fotografano i segni della tempesta a piedi e in macchina, ma anche zigzagando a tra operai e rami a bordo di un risciò.
Nel resto della cittadina, però, il viavai dei turisti ricorda quello di un normale pomeriggio d’agosto: segno di una città che, come sottolineato dall’Amministrazione, non ha intenzione di fermarsi e punta subito alla ripartenza.
Nonostante la violenza del nubifragio, non si registrano feriti né persone coinvolte direttamente. Alcune zone restano sprovviste di luce o acqua potabile a causa dei guasti agli impianti. Le prossime ore saranno decisive per una stima più accurata dei danni, che già ora si preannunciano tra i più pesanti subiti dalla cittadina.