Il cadavere di un uomo è stato ritrovato stamani, 2 ottobre, nelle acque del mare Adriatico nella zona di Ponte Sasso, nei pressi di Marotta-Mondolfo (Pesaro-Urbino). Potrebbe essere Ugo Coppola, il 54enne sub di Pescara di cui si erano perse le tracce il 13 agosto scorso in seguito a un’immersione al relitto Paguro a Ravenna. La notizia è riportata dal sito dell’agenzia di stampa Ansa.
A metà agosto Coppola partecipò a un’immersione subacquea di gruppo. Secondo quanto riportato nei giorni scorsi da Il Corriere Romagna, la procura di Ravenna ha iscritto due persone nel registro degli indagati, l’ipotesi formulata è di omicidio colposo. L’inchiesta riguarda la spedizione organizzata dal gruppo Dive Planet di Rimini, ma anche il percorso formativo seguito da Coppola per ottenere licenze e abilitazioni.
Durante le passate settimane gli inquirenti hanno sentito alcuni testimoni in qualità di persone informate sui fatti per ricostruire le esatte tempistiche della spedizione salpata da Rimini. Il 54enne era partito da solo in auto per raggiungere la Romagna. L’immersione doveva durare circa 50 minuti e sarebbe iniziata intorno alle 12.30. Quando il gruppo, terminato il tempo, si è accorto dell’assenza del sub, ha dato l’allarme alla capitaneria di porto che coordinò le ricerche fino al 17 agosto.
Nei giorni successivi alla scomparsa in mare, un’ex istruttrice di sub della Scuola Loto di Pescara che in passato aveva deciso di non rilasciare il brevetto a Coppola alla luce di quelle che ha definito come palesi difficoltà “sia di tipo manuale nel gestire l’attrezzatura che mentale nell’affrontare le tecniche”.