La campagna antincendio boschivo (Aib) in Emilia-Romagna, che ha visto l’intera regione in fase di attenzione (allerta gialla) per 98 giorni dal 23 giugno al 28 settembre, si è chiusa con un totale di 431 incendi di vegetazione di cui 34 in provincia di Ravenna.
Le condizioni meteoclimatiche non hanno generato le condizioni necessarie tali da elevare il livello di rischio alla fase di preallarme (corrispondente al colore arancione), come era accaduto invece lo scorso anno, limitatamente a periodi circoscritti e ai territori di alcune province (Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Reggio Emilia e Modena).
Da inizio 2025 il Tavolo regionale incendi boschivi si è riunito 27 volte per valutare l’evoluzione del grado di rischio, in base alle condizioni meteo e allo stato della vegetazione e, quindi, agli indici di suscettività (innesco) e propagazione degli incendi boschivi: vi partecipano rappresentanti della Direzione regionale dei Vigili del fuoco, del Comando Regione Carabinieri Forestale, del Centro funzionale di Arpae e del Settore aree protette, foreste e sviluppo aree montane della Regione.
Tra giugno e settembre 431 incendi – cosiddetti “di vegetazione” – hanno riguardato sterpaglie, arbusti e residui vegetali da lavorazioni agricole. Di questi 34 sono classificabili come incendi di bosco: complessivamente sono andati in fumo circa 160 ettari di superficie, pari a una superficie media di 0,38 ettari per incendio (dati estrapolati dal Report di fine campagna Aib 2025 del corpo nazionale vigili del fuoco).
La provincia con il maggior numero è stata quella di Bologna, con 99 incendi (dei quali 14 di bosco), seguita da Forlì-Cesena (70 incendi, 8 di bosco), Piacenza (67 incendi, 3 di bosco), Modena (46 incendi, 4 di bosco), Parma (43 incendi, 4 di bosco), Ravenna (34), Ferrara (33), Reggio Emilia (23) e Rimini (16 incendi, 1 di bosco). Si è verificato a Monte San Pietro, in località Calderino, in provincia di Bologna, l’evento più significativo della stagione: tra il 17 e il 19 luglio sono bruciati oltre 15 ettari di superficie boscata. Sono entrate in azione 13 squadre di Vigili del fuoco (52 uomini), due pattuglie di Carabinieri forestali (4 militari), otto squadre di volontari (25 operatori), nonché due elicotteri dei Vigili del Fuoco (in convenzione regionale) e due Canadair appartenenti alla flotta nazionale gestita dal Centro Operativo Aereo Unificato del Dipartimento della Protezione Civile.
Le forze in campo
I volontari di Protezione civile adeguatamente formati e addestrati per contrastare gli incendi di bosco, a supporto dei Vigili del fuoco, sono 874, mentre le squadre operative sono state più di 40. Durante la campagna AIB appena conclusa i volontari sono intervenuti su 38 eventi, schierando circa 35 squadre composte da più di 60 volontari.
Durante la fase di attenzione in vigore da giugno, sono state impegnate in regione fino a nove squadre di Vigili del fuoco per le attività di spegnimento e bonifica e 18 pattuglie di Carabinieri forestali in attività di controllo dei fuochi e repressione di tutti i comportamenti illeciti. Secondo le indagini di questi ultimi la maggior parte degli incendi sono provocati da disattenzione, comportamenti rischiosi e imperizia. Rientra tra le risorse a disposizione per spegnere gli incendi un elicottero con relativo equipaggio (due nei periodi più a rischio) presso il Reparto volo Emilia-Romagna. Per interventi più gravosi è comunque a disposizione la flotta aerea nazionale coordinata dal Centro Operativo Aereo Unificato del Dipartimento della Protezione Civile.