martedì
25 Novembre 2025
Sicurezza

Furti in serie e sosta selvaggia in viale della Lirica: il Comune valuterà telecamere e senso unico

Due assessori e il comandante della polizia locale hanno incontrato i commercianti del quartiere. Ladri al Caffè della Lirica sei volte in 4 mesi

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L’installazione di videocamere di sorveglianza, l’istituzione di un senso unico e l’uso di foto-trappole vicino ai cassonetti dei rifiuti: sono le ipotesi a lungo termine che prenderà in considerazione il Comune di Ravenna per rispondere ai commercianti di viale della Lirica che chiedono più sicurezza dopo una striscia di furti che va avanti da alcuni mesi, più ordine nella viabilità e più igiene. Nel breve periodo, invece, si cercherà di intervenire sull’illuminazione pubblica del parcheggio, in particolare sugli orari di accensione.

Nel pomeriggio di ieri, 24 novembre, una delegazione dell’amministrazione pubblica ha accolto la richiesta di un incontro presentata dai titolari delle principali attività economiche del quartiere alle porte della città che ospita tre palazzi con decine di uffici e diverse palazzine residenziali. Erano presenti il vicesindaco Eugenio Fusignani (Ordine pubblico e Sicurezza), l’assessore Fabio Sbaraglia (Commercio), il comandante della polizia locale Andrea Giacomini e Marco Frati, ex segretario Pd e oggi membro del gabinetto del sindaco Alessandro Barattoni.

L’incontro si è svolto nel dehor del bar Garden 37, proprio uno dei luoghi ripulito dai ladri negli ultimi mesi. Una triste sorte comune per quasi tutti i locali della zona. Incursioni notturne nelle dépendance dove l’accesso non è particolarmente difficile, ma dove non ci sono denari o altri valori e l’unica cosa da rubare è quindi l’arredo: lampadari, tavoli, sedie. Al ristorante Azuki, che non ha dehor, hanno staccato due luci esterne. Il Caffè della Lirica può vantare il poco ambito primato di ben sei visite sgradite da luglio in poi, alcune concluse senza furto. Ogni volta è partito l’allarme, ma non è servito a scoraggiare il ladro di turno, sempre in azione con copricapi o cappucci. Chi invece si è scoraggiato è il titolare che dopo l’ultimo episodio, datato 11 novembre, non ha più fatto denuncia.

I locali sono ormai tutti dotati di impianti privati di videosorveglianza, ma quando il ladro esce dal raggio di copertura non si hanno più immagini utili per chi indaga. Da qui la richiesta di videocamere nel quartiere: qualcuno che se ne va con un lampadario sotto braccio o con un tavolino in spalla forse avrà un’auto ad attenderlo. Il comandante dei vigili urbani ha preso l’impegno di valutare un progetto per un impianto. Con la precisazione che sarà poi una questione di reperimento delle risorse, sempre limitate per il pubblico: sono già in programma investimenti di questo tipo per il 2026, quindi, al momento è realistico pensare che per via della Lirica sia difficile se ne possa parlare prima del 2027. Una strada più rapida sarebbe quella dell’intervento finanziato dai privati per concedere poi l’uso alla polizia locale. Fattibile: i commercianti si riserveranno di valutare i costi, seguendo le indicazioni delle forze dell’ordine.

Fusignani ha voluto sottolineare che il Comune intende fare la propria parte per migliorare la percezione della sicurezza da parte dei cittadini – «perché alla fine la percezione fa la differenza» – ma per furti e reati predatori in generale le prime autorità competenti sono da considerare polizia e carabinieri: «Se i cittadini si rivolgono a noi, cerchiamo di fare il possibile per dare una risposta. Ma dobbiamo parlare di ciò di cui abbiamo competenza, altrimenti questo incontro diventa una pseudo chat come tante altre che dovrebbero fare controllo di vicinato e invece servono solo per attaccare l’amministrazione».

La sosta selvaggia fuori dagli stalli – nei pressi di bar e attività commerciali da parte di chi spesso considera le quattro frecce come un lascia passare per la pausa caffè – finisce per ostacolare i flussi di traffico, generare caos. Ai commercianti piacerebbe l’idea del pugno duro della legge. Tradotto in soldoni: un vigile urbano fisso a staccare multe. Giacomini ha ridimensionato l’effetto educativo: «Possiamo tenerlo anche un mese e magari aumenteremo i passaggi, ma il primo giorno che non ci sarà finirà l’effetto deterrente e tornerà la sosta irregolare. Purtroppo c’è una questione culturale».

È stato Sbaraglia a ventilare l’ipotesi di istituire un senso unico, nel tratto di fronte al Caffè della Lirica, così da evitare l’incrocio di veicoli in direzioni opposte, aumentare i posti auto disegnati a terra – magari con sosta consentita per durate limitate – e rendere più scorrevole il transito. Anche le vie retrostanti, quelle residenziali, potrebbero passare a senso unico in modo che il restringimento di carreggiata possa lasciare più spazio a nuovi parcheggi anche lì. «Faremo una segnalazione ai tecnici della viabilità per studiare la fattibilità, calcolare le ricadute e se possibile vedremo di realizzare le modifiche». Al momento, quindi, è solo una ipotesi che andrà valutata nei dettagli.

Infine la raccolta rifiuti. Il quartiere ha un servizio misto: alcune tipologie porta a porta e altre con il conferimento nei cassonetti stradali. Per tutti è difficile trovare spazio nei cassonetti, soprattutto con il vetro, ma per qualcuno è proprio una questione di decoro: il titolare della Piada di Ale si trova spesso le cataste di sacchi abbandonati fuori dai cassonetti proprio di fronte al chiosco. E il coro è unanime: proliferano i topi che si vedono sempre più vicini agli spazi usati dalle attività.

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