Un centinaio di persone ha preso parte oggi, 28 novembre, a un presidio in strada al porto di Ravenna davanti alla sede di Sapir, il terminalista con quote detenute anche da enti pubblici, per chiedere l’interruzione dei rapporti commerciali tra il Candiano e Israele. Il presidio è promosso da varie associazioni e collettivi per, si legge nel comunicato delle Bds, «dire basta alla complicità con il genocidio del popolo palestinese». I manifestanti hanno ostacolato il transito di alcuni camion alla rotonda nei pressi della sede Sapir.
Il presidio è in concomitanza con con la giornata di sciopero generale, assieme altre città portuali italiane. Aderiscono: Cambiare Rotta, Collettivo studentesco per la Palestina Forlì, Docenti per Gaza – nodo Romagna, Donne in nero Ravenna, Faenza per la Palestina, Forlì Città Aperta, Giovani Palestinesi Bologna, La Comune, Mercoledì per la Palestina Faenza, OSA Ravenna, Partito dei CARC Emilia-Romagna, Partito Comunista Italiano RA, Potere al Popolo RA, Ravenna in Comune, Ravenna Students for Palestine, Resistenza Popolare, Sanitari per Gaza Ravenna, SGB Ravenna, Slai Cobas.



