La questura di Ravenna non prevede modifiche al metodo applicato finora per definire le limitazioni alla viabilità attorno allo stadio Benelli per le gare casalinghe del campionato di calcio maschile di serie C. Lo ha precisato il questore Gianpaolo Patruno oggi, 29 dicembre, dedicando proprio un passaggio al tema in occasione di un incontro con la stampa locale per il bilancio dell’attività della polizia nel 2025.
«Il compito del mio ruolo – ha affermato il dirigente arrivato in viale Berlinguer sei mesi fa – è conciliare tre esigenze: la sicurezza del pubblico che va allo stadio, la sicurezza di chi abita nel quartiere e la libertà di movimento delle persone. Penso che i cittadini di Ravenna debbano essere contenti che da parte delle istituzioni ci sia la massima attenzione alla gestione dell’ordine pubblico dello stadio».
Patruno è soddisfatto di come sono andate le cose nel girone di andata che si è da poco concluso: «Ogni partita ci sono circa 4mila persone. Non ci sono stati disordini, abbiamo emesso pochissimi Daspo e solo per casi mirati. Mi auguro che si vada avanti così».
Sono però diversi, non solo tramite i social, i casi di lamentele da residenti e commerciati delle vie attorno a piazzale Sighinolfi – ripresi anche dal consigleire comunale Alvaro Ancisi che ha presentato un’interrogazione al sindaco – con segnalazioni di casi estremi in cui qualche residente ha avuto difficoltà a rientrare al proprio domicilio. «Per i residenti non è mai vietato il transito – spiega Patruno – ma può capitare che nel momento di arrivo dei pullman o di uscita dei tifosi si chieda anche a un residente di attendere qualche minuto a tutela della sua incolumità. Parliamo di un sacrificio, se di sacrificio si può parlare, che arriva una volta ogni due settimane».
Il questore ha quindi voluto riassumere l’organizzazione delle limitazioni ricordando che è un piano condiviso con il comitato provinciale per l’ordine pubblico in prefettura e noto a tutti i soggetti coinvolti: «A ogni partita viene attribuito un livello di rischio da 1 a 3 tenendo conto di diversi fattori: dai rapporti fra tifoserie, al numero di ospiti in arrivo. A ognuno dei livelli corrisponde un perimetro di chiusure e di limitazioni.
Il questore Gianpaolo Patruno



