Debutta sabato 28 marzo, alle 21, alla sala Strocchi di via Maggiore, lo spettacolo Make that change, uno show in forma di musical che alterna brani recitati, danza e canzoni, con una band dal vivo, tutto dedicato al tema del bullismo, nella forma più nota della prepotenza e della discriminazione a scuola, fra compagni, ma anche in quella, sempre più frequente, che dilaga su internet, nei social network e sulle chat dei più giovani.
L’ideazione e la direzione artistica della messa in scena è di Fulvia Di Pasquale, 25 anni, nata negli Stati Uniti da genitori di origini italiane, poi trasferita con la famiglia a Ravenna appena bambina. Lo spettacolo è di fatto un’opera collettiva amatoriale che si avvale di collaboratori e di un cast di giovani e di adolescenti. L’autore dei testi e della sceneggiatura è Biagio Barbarino, 21 anni; la regia è di tre ragazze (due di loro hanno appena vent’anni), poi c’è una rock band di cinque elementi, formata per l’occasione, che eseguirà cover di Demi Lovato, Lady Gaga, Pink – ma anche un brano originale – che costituiscono l’ossatura musicale dello spettacolo. Oltre una ventina i giovanissimi artisti in scena, fra attori, ballerine e cantanti che hanno in media fra i 17 e i 18 anni e in parte provengono dall’esperienza della ravennate Accademia del Musical.
«In tutto collaborano una trentina di persone – spiega Fulvia Di Pasquale – che coordina un po’ tutto il gruppo, è cantautrice e dirige un coro vocale –. Quello che presenteremo è solo un atto di uno show più ampio che è stato allestito in una prima versione, al teatro di Cervia lo scorso anno, e che nei prossimi mesi speriamo di metterlo in scena nella sua completezza, con altre canzoni inedite, Il nostro sogno sarebbe portarlo sul palcoscenico dell’Alighieri».
«Il tema del bullismo – rivela la direttrice artistica – nasce dal fatto che anch’io, fin dai primi anni dopo il mio arrivo a Ravenna, sono stata bersaglio di discriminazioni e prese in giro da parte dei miei compagni di scuola. Con il nostro spettacolo cerchiamo di dialogare con i nostri coetanei di fare capire che si può convivere, stare assieme, divertirsi, creare, senza sopraffare o maltrattare gli altri. Il nostro evento aderisce al progetto dell’associazione culturale Incanta – conclude Fulvia – che ha indetto per il prossimo 5 aprile la seconda Giornata Nazionale dell’Accoglienza per promuove i valori della solidarietà, della reciprocità, della speranza, della bellezza dell’arte e del cantare insieme».