Circa 2mila presenze nelle strutture ricettive per Beaches Brew,
di cui un terzo dall’estero. Le FOTO dell’edizione 2015

Archiviata la quarta edizione di Beaches Brew – festival musicale che è stato organizzato dal 1 al 5 giugno a Marina di Ravenna dall’Associazione culturale Bronson insieme all’agenzia olandese Belmont Bookings, per la prima volta oltre che sulla spiaggia dell’Hana-Bi per una giornata anche sul molo del paese – gli organizzatori in una nota parlano di «un successo sotto tutti gli aspetti».

In cinque giorni il pubblico ha potuto assistere ai concerti di oltre venti band internazionali, tra cui Thee Oh Sees, le icone degli anni novanta Babes in Toyland, Mikal Cronin, i lanciatissimi Viet Cong, i danesi Iceage, i canadesi Ought, Strand of Oaks, Moon Duo, Mdou Moctar, insieme a rivelazioni italiane quali His Electro Blue Voice, Go!zilla e Stromboli.

E grandissima è stata l’affluenza di pubblico in tutte le serate (quantificabile secondo gli organizzatori in un totale di oltre 10mila presenze complessive), dall’anteprima di lunedì 1 con Elijah Wood (vedi articoli correlati), fino alla serata finale di venerdì 5 che ha visto sul palco in riva al mare Thee oh Sees.

«Già, Elijah Wood – si legge in una nota del Bronson –: un esempio tra i tanti dell’atmosfera di totale rilassatezza che si è respirata a Beaches Brew è stata proprio la presenza a Marina di Ravenna, sia da protagonista (in veste di dj) che da spettatore per qualche giorno, dell’attore hollywoodiano, che si è mescolato tranquillamente al pubblico per godersi i live preferiti e mai sfuggente nei confronti dei (tantissimi) fan che gli chiedevano il classico selfie. Una presenza importante a livello mediatico: la città di Ravenna è stata sulle prime pagine e su tutti i social network per tre giorni, creando uno spot per il turismo a costo zero».

Forte anche l’impatto sulle strutture ricettive locali. «Per citare un esempio – rivelano gli organizzatori –, il solo Camping Piomboni (poco lontano dall’Hana-Bi) ha registrato più di 1.100 presenze con ospiti provenienti, oltre che dall’Italia, anche da Germania, Turchia, Francia, Austria, Polonia, Svizzera, Stati Uniti, Australia, Danimarca e Bulgaria. Si stimano circa altre 1.000 presenze nelle altre strutture alberghiere di Marina di Ravenna e all’Ostello Dante di Ravenna, per un totale di 2.000 presenze (di cui circa un terzo stranieri) nella settimana del festival. Un numero importante anche per l’indotto turistico della località balneare, attirando un numero consistente di persone in un periodo di bassa stagione per la nostra costa».

«Vivere il successo e la riuscita di questa edizione corrisponde ad assistere a un sogno che si realizza – dicono gli organizzatori di Bronson – “Beaches Brew” si fonda sulle vibrazioni positive e tutti, dal pubblico agli artisti fino agli addetti ai lavori, hanno potuto condividere questa esperienza pressoché unica a livello internazionale. Abbiamo avuto la fortuna di poter scegliere le migliori band in circolazione, che hanno ricambiato con live davvero intensi e una gratitudine infinita verso tutta l’organizzazione. Grazie all’appuntamento a Molo Dalmazia in centro a Marina di Ravenna abbiamo voluto, insieme alle istituzioni, abbattere la distanza spiaggia/paese, dimostrando che è possibile vivere la nostra città a 360 gradi. Stiamo consolidando un modo nuovo e responsabile di vivere il divertimento in spiaggia e in Romagna. Appena ripresi dalla fatica inizieremo immediatamente a progettare la prossima edizione. Ringraziamo tutti quelli che hanno reso questa impresa possibile dal pubblico alle istituzioni agli sponsor. Senza dimenticare il sole e l’enorme luna che ci hanno accompagnato in queste giornate».

«Belmont Bookings è onorata di lavorare con il team di Bronson Produzioni per creare qualcosa di così unico che non si può trovare in nessuna altra parte del Pianeta – commenta l’olandese Bob Van Heur, co-curatore del festival – e stiamo già pensando a come potremmo fare evolvere ulteriormente Beaches Brew Festival, facendolo diventare un evento con sempre un maggior richiamo internazionale».

Qui sotto una gallery di foto dall’edizione 2015 del festival a cura di Francesca Sara Cauli.