giovedì
26 Giugno 2025
l'evento

Elettronica e sperimentazioni in un festival d’artista

Torna Transmissions, dal 26 al 28 novembre

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La proposta l’ha ricevuta mentre era a New York, dove doveva suonare al MoMa, tra i più importanti musei d’arte moderna al mondo. D’altronde lui è pur sempre considerato dalla critica tra i più interessanti artisti italiani della sua generazione. Nico Vascellari, 39 anni di Vittorio Veneto (foto a fianco), è l’uomo chiamato dallo staff del Bronson per curare l’edizione 2015 del festival di musica contemporanea e sperimentale Transmissions, in ritardo di qualche mese rispetto al solito a causa anche della latitanza di un importante sponsor. Certo la proposta non è di quelle “facili”, ma Ravenna può vantarsi di avere per l’ottavo anno consecutivo una delle rassegne musicali più importanti d’Europa, non per niente consigliato anche da quella sorta di bibbia della musica alternativa (ma non solo) mondiale che è l’americano Pitchfork nella sua guida ai festival, per esempio. Un festival, quello ravennate, che quest’anno particolarmente – dopo il viaggio in una certa musica popolare europea dell’anno scorso – ha per davvero qualcosa di autunnale, con un filo scuro e inquietante (come l’artwork dello stesso Vascellari, vedi foto qui sotto) che lo contraddistingue.

A partire dal concerto d’esordio, obiettivamente clamoroso per il target di riferimento, quello di questa sera (giovedì 5 novembre) di Prurient, ossia il newyorkese Dominick Fernow, personaggio di culto della scena noise (imprescindibile per Vascellari che lo ha voluto assolutamente in cartellone) che non è certo facile poter ascoltare in Italia e che racchiude in sé un po’ tutto quello che questa edizione vuole rappresentare. L’elettronica e il rumore, detta in maniera sintetica e un po’ brutale. Un’edizione che – come ha spiegato Vascellari nel corso della presentazione alla stampa in Municipio di questa mattina, ringraziando innanzitutto il Bronson per averlo scelto come curatore – vede in primo luogo una serie di artisti che sono anche amici o che sono in qualche modo collegati uno all’altro. «E poi c’è quello che avrei voluto sentire io, ci sono i miei gusti, ho avuto carta bianca nella scelta della line up», assicura Vascellari che di certo porta la sua etichetta di «controverso» anche a Transmissions, con soddisfazione naturalmente di Christopher Angiolini, patron del Bronson, che nel corso della presentazione alla stampa ha sottolineato con un certo orgoglio anche solo l’essere riuscito a portare a questa ottava edizione un festival così impegnativo, grazie anche al supporto del Comune e di Ravenna Capitale italiana della cultura 2015, il cui coordinatore, Alberto Cassani, ha ribadito alcuni concetti. «L’aspetto del “controverso” così come quello dell’innovazione, sono stati valori fondanti del nostro percorso di candidatura a capitale europea della cultura 2019, che resta secondo me il fatto più importante accaduto a Ravenna negli ultimi trent’anni. Ora – ha concluso Cassani – la sfida è quella di riuscire a portare avanti quel progetto ugualmente negli anni a venire».

Dopo il “preludio” con Prurient, il festival entrerà nel vivo nell’ultimo weekend di novembre, dal 26 al 28, con tre serate di elettronica ma non solo e alcuni big della scena d’avanguardia mondiale, come il duo di Manchester Demdike Stare che salirà sul palco dell’Almagià nel corso della prima serata, o Eric Copeland (membro dei Black Dice) e il produttore americano Ron Morelli che invece saranno protagonisti al Bronson il sabato, mentre il secondo giorno sarà la volta, tra gli altri, di The Soft Moon, il progetto più vicino al rock e alla forma canzone del lotto. Il programma completo con le schede degli artisti è consultabile sul nuovo sito transmissionsfestival.org, mentre qui al momento ci limitiamo all’ultima segnalazione riguardante l’ancora misterioso «non evento», come è stato definito in conferenza stampa, che chiuderà un po’ a sorpresa il festival alla domenica mattina (a posti limitati, 66) con protagonista lo stesso Vascellari (qui in veste di artista, ma nel corso di Transmissions anche come musicista, sul palco con i suoi Ninos Du Brasil) al Mic di Faenza, dal titolo “Pozzanghere”.

Biglietti per ogni appuntamento da 10 a 15 euro, con possibilità di abbonarsi a tutte e tre le serate di fine novembre a 25 euro. Sconti e convenzioni anche per il pernottamento, arrivando solitamente a Transmissions persone anche da fuori regione, quando non dall’estero.

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