lunedì
01 Settembre 2025
Il progetto

Le Albe mettono in scena la Commedia Chiunque potrà partecipare all’Inferno

Non ci sono limiti di età, lingua e preparazione: 34 repliche da maggio 2017 nel Ravenna Festival

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Non ci sono limiti di età, di lingua o di preparazione specifica: chiunque potrà partecipare alla messa in scena dell’Inferno di Dante, prima parte del progetto “La Divina Commedia: 2017-2021” commissionato da Ravenna Festival al Teatro delle Albe. Inferno – 34 repliche al Ravenna Festival dal 24 maggio 2017 – potrebbe diventare il lavoro più complesso e articolato mai concepito dalla compagnia fondata da Marco Martinelli e Ermanna Montanari. Che chiedono l’apporto della loro città, Ravenna, per realizzarlo: «La chiave prima con cui tradurremo in termini scenici il “trasumanar” dantesco è pensare l’opera in termini di sacra rappresentazione medievale». Non si costruiscono edifici teatrali nell’epoca di Dante, ma tutta la città è un palcoscenico, dalle chiese alle piazze: e nei “misteri” i giullari professionisti vengono affiancati da centinaia di cittadini, molti in veste di “figuranti”, altri che pensano a costruire le scene, i costumi, le luci. È una città intera che si mette in scena, e mette in scena la propria visione civile e filosofica.

Dal 6 dicembre (data del primo degli incontri di preparazione al progetto) si aprirà a Ravenna un “Cantiere Dante”, rivolto a tutti coloro che vorranno partecipare a un grande “laboratorio” che vedrà i cittadini impegnati con mansioni e livelli diversi di partecipazione alla creazione: canto, danza e movimento, recitazione corale, costruzione di scene e costumi, arti visive. Poi, in gennaio, ci sarà un primo incontro illustrativo e organizzativo con tutti coloro che fino a quel momento si saranno presentati alla chiamata, che comunque sarà valida fino alla primavera del 2017.

Martedì 6 dicembre (alle 16) Martinelli e Montanari sono stati invitati a illustrare la chiamata pubblica durante il consiglio comunale in residenza municipale, con un’introduzione dell’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna, Elsa Signorino, e alla presenza di Franco Masotti della direzione artistica del Ravenna Festival.

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