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    Categoria: cultura

Ultime battute per “Purtimiro” con Serva Padrona di Paisiello

Il 30 dicembre al Rossini di Lugo

Ultime battute per l’originale festival lughese “Purtimiro”, che sotto la direzione artistica di Rinaldo Alessandrini, ha intrapreso una mirabile esplorazione a largo raggio (vocale, strumentale e operistico) dei repertori del Barocco musicale, mettendo in campo sul palco del teatro Rossini eccellenti interpreti fra cantanti e musicisti. A partire da quello straordinario interprete e conoscitore di quella cultura che è lo stesso Ales­sandrini.
Venerdì 30 dicembre, alle 20.30, è atteso l’ultimo appuntamento operistico: La serva padrona di Giovanni Paisiello. Musicista di corte a San Pietroburgo, per otto anni dal 1776, in Russia scriverà molti dei suoi migliori titoli operistici e strumentali. Del 1781 è la Serva Padrona, intermezzo in due atti su testo di Gennaro Antonio Federico, lo stesso che aveva composto quasi 50 anni prima Giovanni Battista Pergolesi. A confronto con il precedente capolavoro, la Serva di Paisiello è anche più ariosa ed elaborata, e brilla musicalmente alla pari. L’opera in scena al Rossini è eseguita in forma semi-scenica (a cura di Luciano Di Pasquale, con la collaborazione di Isabella Crisante), con le voci di  Luciano Di Pasquale (Uberto), baritono buffo; Silvia Frigato (Serpina), soprano; Terpandro Azeriano (Vespone), mimo. A quanto pare sotto le vesti del muto personaggio di Vespone si cela un noto uomo politico che si riliverà solo in scena mentre nella parte è prevista anche la partecipazione straordinaria dell’attore Tullio Solenghi. Insomma tante sorprese ma non sul piano artistico della direzione che è affidata a Rinaldo Alessandrini sul podio dell’ensemble Concerto Italiano.

A chiusura del sipario è prevista, visto il fine anno e la conclusione del festival “Purtimiro“, un brindisi augurale fra pubblico e artisti.