Arena delle Balle di Paglia: sabato la raccolta per costruire il teatro sul Senio

Appuntamento all’alba del 14 luglio per la raccolta della materia prima. Riapre il più grande anfiteatro effimero di Italia

Raccolta Delle Balle, Luglio 2017 (foto Di Enrico Montanari) (2)

Sabato 14 luglio alle 5.30 a Cotignola ci sarà la raccolta delle balle di paglia, per costruire l’Arena. Una festa che si rinnova, di anno in anno, per dare vita al più grande anfiteatro effimero d’Italia. Prima di iniziare il lavoro, la musica sulla paglia con i riflessi dell’alba. Un concerto per pianoforte e marimba con Raffaello Bellavista e Michele Soglia: suoneranno melodie di Johann Sebastian Bach, Franz Schubert, Emmanuel Séjourné, Eric Ewazen, Astor Piazzolla, Ivan Trevino.

La partecipazione è libera e aperta a tutti. Il ritrovo è nel podere di Claudio e Sabrina Emiliani, in via Cenacchio. Le auto vanno lasciate presso il parcheggio del campo sportivo, poi si prosegue a piedi. Al termine del lavoro, un pranzo conviviale all’ombra delle acacie offerto da Primola Cotignola. L’Arena delle balle di paglia si terrà a Cotignola dal 18 al 24 luglio, dove il fiume Senio incontra il Canale emiliano romagnolo. Per ulteriori informazioni, scrivere a info@primolacotignola.it, visitare la pagina Facebook “Nell’Arena delle balle di paglia”.

Venerdì alle 19.30 ci sarà comunque un’anticipazione con uno spettacolo teatrale in bicicletta e il cinema in un’ideale piazza verde con pagliaio: venerdì 13 luglio a Cotignola l’associazione Primola organizza due iniziative dal sapore di paglia, in attesa dell’Arena delle balle.

L’appuntamento è in via Roma 34 per assistere a un racconto teatrale in bicicletta del Teatro Due Mondi, realizzato con Primola e il contributo di Riccardo Ciavolella, autore del romanzo Non è mica la fine del mondo. Fuse insieme, le storie di un antropologo, un combattente, sfollati e rifugiati, un manoscritto salvato dalle macerie, la guerra, la gente di Cotignola ieri e oggi, i colori della solidarietà.
l percorso si dipana tra due case dal grande significato simbolico: quella della partenza, dove su un muro campeggia da decenni la scritta “W Nenni e il Socialismo”, e quella dell’arrivo, la “Casa dei Giusti”, dove abitava Gigì d’Canavè e dove trovarono rifugio nel 1944 ebrei, perseguitati e lo stesso Ernesto de Martino. Posti limitati, prenotazione necessaria (al numero 333 4183149 dalle 16 alle 20). Chi non può portare una bici può chiederla in prestito ai cotignolesi. La partecipazione è gratuita.

Alle 21 ci si sposterà nella Golena dei morti felici, in via Canale. Qui, sulle prime balle di paglia, inaugura la piazza verde del cinema con pagliaio, con la proiezione di Visages, Villages di JR e Agnès Varda, l’unica donna della nouvelle vague e premio Oscar alla carriera. Un giovane fotografo e una regista ottantottenne decidono di fare un viaggio attraverso la campagna e i paesaggi francesi, dove incontrano personaggi incredibili. Benvenuto con la fisarmonica di Carmine Ioanna. La proiezione è organizzata in collaborazione con Cineteca di Bologna e Cinecircolo Fuoriquadro di Bagnacavallo. Ingresso libero. Si parcheggia al campo sportivo di via Cenacchio, poi si prosegue a piedi.

 

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