Ferrara degli Extraliscio, un anno dopo: «Che peccato quel Sanremo senza pubblico»

Il cantante lughese ricorda l’esperienza del 2021. «Spero di tornarci con la platea piena, mai dire mai…»

Mauro Ferrara Extraliscio

In primo piano Mauro Ferrara sul palco con gli Extraliscio a Sanremo

Con gli Extraliscio è stato tra le rivelazioni dell’edizione dell’anno scorso del Festival di Sanremo. Da Lugo, Mauro Ferrara – la “voce di “Romagna Mia nel mondo”, o ancora, “l’Alain Delon delle balere” (a questo link la nostra intervista) – è finito in un frullatore che lo ha portato a cantare non solo all’Ariston, ma un po’ in tutto il mondo.

Un anno dopo, l’emozione è ancora intatta. Con un unico rammarico. «Guardando Sanremo in questi giorni – ci dice Ferrara al telefono – la prima cosa che ho pensato è stata quanto sarebbe stato bello se ci fosse stato il pubblico anche l’anno scorso (quando l’Ariston era invece vuoto per le norme anti Covid, ndr). Speriamo di poterci tornare quando la pandemia sarà finita, davanti alla platea piena e senza mascherine. Mai dire mai…».

Anche perché la vita fuori dal palco era piuttosto stressante un anno fa: «Dopo le performance ci “scortavano” subito nella camera dell’hotel, sembravamo un po’ dei reclusi».

Ferrara non può fare altro che ringraziare comunque Sanremo: «Sono diventato amico di coristi, orchestrali, ci sentiamo ogni tanto. Il Festival ci ha aperto le porte di tante trasmissioni televisive, siamo andati a suonare a Parigi, da poco a Miami. Ora stiamo registrando con un’orchestra sinfonica, ma per i progetti futuri mi affido alla nostra guida Mirco (Mariani, il leader e cantante, ndr) e a Elisabetta (Sgarbi, la produttrice, ndr)…».

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