A Faenza undici artisti rileggono il tema dell’abitare

Al Museo Diocesano il percorso espositivo Dove abita l’uomo. Luoghi, relazioni, intrecci, curato da Giovanni Gardini

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Una fotografia di Richard Betti

Inaugura venerdì 8 settembre (ore 18) Dove abita l’uomo. Luoghi, relazioni, intrecci, mostra che il Museo Diocesano di Faenza, in collaborazione con il Comune di Faenza e il Comune di Ravenna, ha incentrato sul tema dell’abitare.

Undici artisti rileggeranno questo tema complesso, qui declinato secondo varie sfaccettature. Felice Nittolo, con l’opera Porziuncola, una preziosa dimora in mosaico, richiama al tempo quotidiano dell’abitare e alla dimensione interiore dell’uomo; Andrea Salvatori presenta Grande Testone (svuotatasche), un omaggio al David di Michelangelo che qui assurge a immagine dell’abitare la mente; Daniela Novello, attraverso una serie di borsoni in piombo, invita a riflettere sulla precarietà della vita.

Poi Chiara Lecca, Jessica Ferro e Marisa Zattini, che con le loro opere indagano il fragile equilibrio dell’uomo con la natura; Marco Parollo, Andrea Bernabini, Richard Betti, Adriano Zanni con le loro fotografie, a tratti intime e delicate, guardano l’alluvione che ha colpito la Romagna nel mese di maggio. L’opera di Matteo Lucca crescerà in stretto dialogo con i visitatori, che saranno invitati a cristallizzare nell’argilla il gesto potente della stretta di mano.

La mostra, a cura di Giovanni Gardini, sarà visitabile dal mercoledì alla domenica, dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.30. Fino al 7 gennaio. Allo spazio espositivo di Santa Maria dell’Angelo, nella via omonima.

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