Inaugurata a Faenza ieri, sabato 4 novembre, la mostra archeologica “Terra. Una bottega di ceramisti tra XV e XVI secolo. Lo scavo archeologico di Palazzo delle Esposizioni” che presenterà per la prima volta i risultati dello scavo condotto nel cortile del Palazzo delle Esposizioni tra il 2022 e il 2023, dove è stata messa in luce una bottega di ceramisti quattrocenteschi. L’esposizione sarà visitabile fino al 7 gennaio 2024.
I lavori di riqualificazione del Palazzo delle Esposizioni di Faenza sono stati l’occasione per avviare uno scavo archeologico a cura di adArte e supervisionato dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini che ha portato alla luce i resti ben conservati di un impianto per la produzione della maiolica. Fornaci e scarichi di materiale ceramico testimoniano di un’attività artigianale operante in piena epoca rinascimentale.
Il rinvenimento non è stato inaspettato (secondo le fonti archeologiche e d’archivio il quartiere interessato dagli scavi era un vero e proprio quartiere artigianale per la produzione della nota ceramica faentina), tuttavia la scoperta si è rivelata essere di grande valore storico e culturale, motivo per cui i ritrovamenti saranno esposti al pubblico nella mostra promossa dal Rione Verde nell’ambito della storica Fiera di San Rocco.
La mostra si dividerà tra due sedi espositive: la Project Room del Museo Internazionale delle Ceramiche (Mic) e la Chiesa di Santa Maria dell’Angelo.
Le due sezioni della mostra, curata da Fabio Alboni e Chiara Cesaretti (archeologi di adArte srl) e Giovanni Gardini (vice direttore Museo Diocesano Faenza), racconteranno aspetti diversi dello scavo: al Mic Faenza si potrà seguire il ciclo produttivo della ceramica, attraverso al dialogo tra alcuni reperti rinvenuti in scavo e altri reperti analoghi già esposti al museo, mentre a Santa Maria dell’Angelo si potranno ammirare foto e video, che metteranno in relazione reperti antichi ed elementi moderni, oltre che una selezione dei reperti archeologici in una nuova e originale forma espositiva.
L’esposizione della chiesa di Santa Maria dell’Angelo sarà aperta da mercoledì a domenica dalle 10 alle 12.3o e dalle 16 alle 18.30, mentre i reperti del Mic si potranno visitare dal martedì al sabato dalle 10 alle 14, il sabato la domenica e i giorni festivi con orario continuato dalle 10 alle 18. Domenica 5 gennaio al Mic Faenza sono previste due visite guidate, a ingresso gratuito, una alle ore 10 e una alle ore 15, alle ceramiche medioevali e alla mostra alla Project Room. La prenotazione è obbligatoria e può essere effettuata telefonando al numero 0546 69731 o scrivendo a info@micfaenza.org
«Un’opportunità per coniugare gli aspetti di tutela, di valorizzazione e di divulgazione – spiega il soprintendente Federica Gonzato – che è nata grazie alla collaborazione tra varie istituzioni, a cominciare dall’Ufficio che dirigo, proseguendo con i colleghi del Museo Internazionale delle Ceramiche e del Museo Diocesano, per finire con gli archeologi della ditta adArte che hanno prima condotto lo scavo con grande professionalità e ora curato l’allestimento dei materiali. Senza dimenticare l’Amministrazione Comunale di Faenza, committente dei lavori a Palazzo delle Esposizioni, lavori durante i quali è stato possibile portare in luce il complesso produttivo e tutti i suoi preziosi materiali».